Pattinaggio Artistico
Pattinaggio di figura, Europei 2020: Guignard-Fabbri non reggono l’urto di Stepanova-Bukin. Ma va bene così
Si è concluso al quarto posto il Campionato Europeo dei danzatori Charlène Guignard-Marco Fabbri, stelle della Nazionale italiana di pattinaggio di figura. Sul ghiaccio di Graz (Austria) gli azzurri, malgrado una performance positiva, non hanno retto l’urto dei russi Alexandra Stepanova-Ivan Bukin, i quali hanno recuperato una posizione dopo la quarta piazza del segmento breve conquistando la medaglia di bronzo, condividendo il podio con i connazionali Victoria Sinitsina-Nikita Katsalapov, vincitori con grande sorpresa, e con i francesi Gabriella Papadakis-Guillaume Cizeron.
Gli atleti di Barbara Fusar Poli in questa stagione si sono resi protagonisti di una scelta coraggiosa: la decisione di cambiare in corsa la rhythm dance, passando dalle atmosfere sofisticate del musical “Paramour” alle più classiche ed immediate di “Grease“, si è rivelata alla fine di tutto vincente: non a caso rispetto ai due programmi di inizio anno i pattinatori delle Fiamme Azzurre hanno aumentato i loro punteggi nel segmento, passando dai 79.47 e 79.65 del Lombardia Trophy e degli Internationaux De France agli 82.13 e 83.31 dell’NHK Trophy e della Golden Spin di Zagabria, fino ad arrivare a 84.66, nuovo primato personale raccolto proprio sul ghiaccio austriaco.
Nella danza libera, a differenza delle competizioni precedenti, i nostri ragazzi hanno perso qualcosa in termini di punti, in particolar modo nella serie di passi sulla diagonale, chiamata solo di livello 1, oltre che nella sequenza su un piede in parallelo, assegnata con livello due e tre. Nonostante questo aspetto è doveroso sottolineare un fatto: anche con una prestazione non depotenziata dalle chiamate del pannello nella giornata odierna niente avrebbe potuto fermare Stepanova-Bukin, autori di una prova di altissimo profilo con cui hanno scavalcato l’altissima soglia dei 210 punti totali; Il fatto di essere riusciti ad imporsi sui diretti avversari nel primo segmento rappresenta per gli azzurri un motivo di grande soddisfazione e un nuovo punto di partenza, soprattutto alla luce del nuovo record personale nel totale di 205.58.
Nei prossimi appuntamenti, a partire dai Mondiali di Montreal in Canada, Charlène a Marco dovranno lavorare per alzare ulteriormente la qualità degli elementi presentati, in modo da guadagnare un grado di esecuzione più elevato negli elementi, in particolar modo in quelli coreografici, ancora non premiati a dovere dalla giuria, assottigliando sempre più il divario con le coppie di vertice, anno dopo anno sempre più vicine.
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Foto: LaPresse