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Rugby, Sei Nazioni 2020: da Cannone a Fischetti, ecco gli esordienti dell’Italia

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Manca meno di una settimana all’inizio del Guinness Sei Nazioni 2020 e sabato l’Italia del neocoach Franco Smith esordirà a Cardiff contro i campioni in carica del Galles. Un torneo che rischia di essere di transizione per gli azzurri, con un ct “pro tempore” e un ricambio generazionale che vede l’assenza di Leonardo Ghiraldini e la consapevolezza che l’iconico capitano Sergio Parisse farà solo un’apparizione nell’ultima parte del 6 Nazioni per dire addio alla maglia azzurra. E se c’è chi saluta, sono quattro i convocati che non hanno mai vestito la maglia azzurra. Sarà questa la prima volta?

In prima linea ecco Danilo Fischetti, 22 anni, pilone sinistro delle Zebre. Nato a Genzano di Roma il 26 gennaio 1998, Fischetti cresce nelle giovanili della Capitolina, prima di venir selezionato per l’Accademia federale nella stagione 2016-17.Nel 2017 passa al Calvisano, con cui si è laureato la scorsa stagione campione d’Italia, venendo anche eletto miglior giocatore del campionato. Già permit player la passata stagione, da quest’anno gioca nelle Zebre, disputando sino a ora 12 partite e diventando un punto fermo dei bianconeri. È uno dei piloni più promettenti e di qualità dell’Italia e, curiosità, avrebbe potuto già esordire con gli azzurri ai Mondiali in Giappone, ma non è potuto scendere in campo con gli All Blacks a causa del tifone che ha annullato la partita. Tra gli esordienti è uno di quelli che ha più chance di giocare in questo Sei Nazioni.

In seconda linea, invece, arriva il talento cristallino di Niccolò Cannone (nella foto), 21 anni, giocatore del Petrarca Padova che quest’anno sta giocando come permit player nella Benetton Treviso e in pochi mesi è diventato un punto fermo della squadra allenata da Kieran Crowley. L’ottimo avvio di stagione ha convinto Franco Smith a puntare subito su di lui e Cannone può diventare subito un protagonista della nazionale. Con David Sisi infortunato e Alessandro Zanni più impact player che titolare fisso, infatti, in seconda linea i due posti se li contenderanno Federico Ruzza, Dean Budd e, appunto, Cannone. Nato a Firenze il 17 maggio 1998, Cannone è una seconda linea dinamica, veloce, ottimo ball carrier e difensore e con Ruzza può garantire una mobilità e qualità uniche.

Escluso dalla prima lista di convocati, è tornato nel gruppo dopo l’infortunio di David Sisi, anche se per la trasferta con il Galles non ci sarà. Parliamo di Giovanni Pettinelli, terza linea classe ’98 di Venezia, 193cm per 108kg. Cresciuto nei Lyons Venezia, passa all’Accademia di Mogliano e poi in quella federale. Nel 2016 passa al Calvisano e diventa permit player delle Zebre. Nel 2018 arriva a Treviso e dopo una prima stagione di apprendistato, quest’anno è diventato una costante nel 23 di giornata biancoverdi. Pettinelli sa unire un’ottima qualità di placcatore a una capacità di portare palla in avanti, oltre a essere pedina importante in touche. La concorrenza in terza linea, però, è elevata e dovrà convincere Smith per trovare spazio in questo Sei Nazioni.

L’ultimo esordiente convocato da Franco Smith, ma per ora escluso in vista della sfida con il Galles, è Michelangelo Biondelli, trequarti che può giocare sia all’apertura sia a estremo. Nato a Ferrara il 15 maggio 1998, Biondelli è cresciuto nelle giovanili del Rovigo prima di passare all’Accademia Federale. A livello seniores ha esordito nel Viadana, prima di passare alle Fiamme Oro e da questa stagione milita nelle Zebre in Guinness Pro 14. Con i bianconeri ha raccolto sino a ora 9 presenze, 6 da titolare, realizzando 23 punti al piede. Come per Pettinelli, anche Biondelli ha una forte concorrenza davanti a sé e difficilmente sarà protagonista di questo Sei Nazioni.

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Foto: Ettore Griffoni – LPS

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