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Rugby, Sei Nazioni 2020: Franco Smith, il traghettatore che sogna di cambiare la storia dell’Italia

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Mancano poco più di 24 al fischio d’inizio che darà il via al Guinness Sei Nazioni 2020 e che darà il via al torneo dell’Italia, che esordirà a Cardiff alle 15.15 italiane contro il Galles. Sarà il primo match con Franco Smith sulla panchina dell’Italia, il tecnico sudafricano arrivato in azzurro per fare l’assistente, ma catapultato a ct per necessità. Un ct pro tempore, un traghettatore che però punta a convincere in questo 6 Nazioni per venir confermato head coach nel prossimo quadriennio mondiale. Un tecnico che conosce bene il rugby italiano e che sogna di cambiarne la storia.

Nato a Lichtenburg, Sudafrica, il 29 luglio 1972, Franco Smith è un ex mediano d’apertura che ha vestito anche nove volte la maglia degli Springboks tra il 1997 e il 1999. A livello di club ha esordito in Currie Cup con i Cheetahs, poi è passato ai Griquas e ai Golden Lions, mentre nel Super 14 ha vestito le maglie di Cheetahs e Bulls. Trasferitosi in Europa nel 1999, gioca una stagione in Galles con i Newport Dragons, poi arriva in Italia a Bologna, mentre nel 2002 approda alla Benetton Treviso, dove gioca fino al ritiro nel 2005. Terminata l’attività di giocatore, tornò in Sudafrica per assumere l’incarico di allenatore in seconda della squadra dei Cheetahs impegnata nel Super 14. Nel 2007, quando Craig Green lasciò l’incarico di allenatore del Benetton, divenne tecnico della società trevigiana fino al 5 dicembre 2013. Negli ultimi anni ha allenato i Cheetahs.

“Sono contento di essere di nuovo in Italia. È importante fissare gli obiettivi sin dall’inizio insieme alla squadra e a tutte le persone che lavorano qui con noi. Vogliamo creare un DNA e una identità precisa per la Nazionale con una cultura del lavoro finalizzata al miglioramento costante della squadra. Vogliamo essere la miglior versione di noi stessi – sono state le prime parole di Smith da ct azzurro –. Rispetto ai miei primi contatti con Conor O’Shea, adesso la mia situazione è cambiata con il ruolo di Capo Allenatore che mi rende orgoglioso. Ho lavorato per tanto tempo in Italia e conosco bene il movimento rugbistico italiano: posso e voglio dare il mio apporto per contribuire alla crescita del rugby in questo paese”.

E la prima Italia di Franco Smith sicuramente non è banale. Da capire se funzionale, ma il tecnico sudafricano ha rimescolato le carte. Scommettendo su Carlo Canna, normalmente apertura, come primo centro e, dunque, puntando sul doppio playmaker. Un azzardo, contando che contro avrà Parkes e North, o una scommessa vincente? Esordirà poi dal primo minuto Niccolò Cannone in seconda linea, giovanissimo permit player della Benetton Treviso, mentre in mediana il ct scommette su Callum Braley. Interessante anche la scelta di Leonardo Sarto all’ala, con il giocatore della Benetton al ritorno dopo tanto tempo per infortunio. Sicuramente un’Italia sbarazzina quella scelta da Smith.

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Foto: LaPresse

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