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Rugby, Sei Nazioni 2020: Inghilterra favorita, ma c’è l’incognita Saracens

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Inizia questo sabato il Guinness Sei Nazioni 2020 e domenica pomeriggio andrà subito in scena il big match tra quella che secondo tutti è la favorita della vigilia e quella che promette di essere l’outsider di lusso del torneo. A Parigi, infatti, arriva l’Inghilterra di Eddie Jones che affronterà la Francia del nuovo ct Fabien Galthié. I britannici sono i favoriti d’obbligo, ma sul torneo inglese incombe un’ombra pericolosa.

L’Inghilterra è una delle due squadre, assieme alla Scozia, a presentarsi al 6 Nazioni senza un nuovo ct e, dunque, Eddie Jones ha potuto preparare il torneo in nome della continuità, con una formazione che pochi mesi fa ha raggiunto la finalissima della Coppa del Mondo in Giappone. E se è vero che rispetto alla Rugby World Cup sono tanti gli assenti per infortunio – sopra tutti Billy Vunipola, Joe Cokanasiga e Mark Wilson – l’Inghilterra può comunque puntare su un gruppo esperto e di grandissima qualità. L’attacco è tra i più prolifici a livello mondiale, mentre la difesa resta uno dei punti forti della squadra di Eddie Jones.

Insomma, i vicecampioni del Mondo arrivano al Sei Nazioni da favoriti, ma con un’incognita che rischia di mettere i bastoni tra le ruote dei britannici. In queste settimane, infatti, in Inghilterra è scoppiato lo scandalo Saracens. I dominatori delle ultime stagioni sia in Premiership sia in Europa, infatti, sono stati scoperti a barare sugli stipendi ai giocatori, sforando per tre anni consecutivi il salary cap imposto dal campionato inglese. Riassumendo, la società di Londra ha pagato i suoi giocatori più forti “in nero”, con contratti a società fittizie o accordi paralleli che non risultavano nei documenti ufficiali, permettendo ai Saracens di mettere in campo una squadra invincibile e sforando il salary cap di 7 milioni di sterline l’anno. Ora i Saracens sono stati retrocessi d’ufficio in Championship, anche se continuano a partecipare in questa stagione alla Premiership e alla Champions Cup, dove sono arrivati ai quarti di finale. Uno scandalo che rischia di spaccare lo spogliatoio inglese.

Da un lato, infatti, i giocatori dei Saracens non sono certo nella situazione mentale e psicologica migliore. Da un lato sono sotto i riflettori per aver partecipato alla truffa messa in piedi dalla società, dall’altro stanno pensando al loro futuro, con la quasi certezza che tutti i big a fine stagione lasceranno i Sarries per accasarsi altrove. Dall’altra, i giocatori dei Saracens sono nel mirino dei compagni di squadra della nazionale, con i rappresentanti degli altri club che si sentono defraudati, avendo scoperto di aver disputato – e perso – gli ultimi campionati contro una squadra più forte del dovuto. Come verranno accolti gli Owen Farrell, i Maro Itoje o i Jamie George in spogliatoio? Una domanda la cui risposta può decidere il Sei Nazioni.

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Foto: LaPresse

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