Festival di Sanremo

Sanremo 2020, chi sono i cantanti in gara e quali le loro canzoni di successo. SECONDA PARTE

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Dopo aver passato in rassegna la prima metà dei 24 “Big” selezionati da Amadeus per Sanremo 2020, proseguiamo con la seconda metà. Si va dall’esordio di Levante al ritorno di Tosca, precedentemente scartata da Claudio Baglioni.

Quali saranno i brani più ascoltati su Spotify dei restanti 12 cantanti? 

13. LE VIBRAZIONI

Una delle due band in gara è quella di Francesco Sarcina, che a Sanremo ha partecipato anche da solista nel 2014 con una doppietta passata inosservata: “Nel tuo sorriso” e “In questa città”. Per la loro seconda partecipazione, dopo “Così sbagliato” di Sanremo 2018, Le Vibrazioni proveranno a vincere il Festival con “Dov’è”, scritta da Sarcina con l’aiuto di Rocco Casalino e Davide Simonetta, entrambi specializzati in canzoni immediate e radiofoniche. Per ora il loro maggior successo rimane “Dedicato a te” del 2003: 14 milioni di streaming Spotify e disco di platino.

14. LEVANTE

Con tutte le sue canzoni scartate nel corso degli anni a Sanremo potrebbe pubblicare un intero album. Eppure Levante ora dice che se sarà a Sanremo 2020 è solo perché è brava e ha un bel pezzo. Il brano all’altezza della situazione sarebbe “Tikibombom”. Non le resta che baciare i piedi ad Amadeus e quindi schierarsi contro le auspicabili quote rosa anche in quel di Sanremo. Ha il coraggio di dire: «Io ci sono perché me lo sono meritata. Quelle che sono rimaste fuori non lo meritavano abbastanza». Per fortuna a bacchettarla arriva la scrittrice intelligentemente pensante Michela Murgia: «Sei una donna funzionale alla continuazione del sistema misogino». Su Spotify il suo maggior successo (con 9 milioni di ascolti certificati disco di platino) è “Pezzo di me” e lo condivide con un uomo di nome Max Gazzè. Vorrà dire che come donna in realtà non è “abbastanza” forte? Ad avvalorare la tesi anche il sito Fimi: il quadruplo disco di platino per “Assenzio” lo deve anche a J-Ax, Fedez e Stash, oltre che ai suoi lamenti cacofonici.

15. MARCO MASINI

Sarà perché è fiorentino, come gran parte del cast, sarà perché ha dei Santi in Paradiso, ma l’imperterrita presenza di Marco Masini a Sanremo ha stufato. Perché preferirlo con qualsiasi canzone al posto di tanti colleghi che mancano da più tempo? Nel contest Vorrei cantarti fra cent’anni con “Disperato”, brano con cui si affermò tra i Giovani di Sanremo ’90, ha battuto Enrico Ruggeri e perso la sfida contro Gianluca Grignani. Per il suo nono Festival scomoda la coppia d’autori Federica Camba e Daniele Coro. Una canzone delle loro, usa e getta per intenderci, arricchirà il suo repertorio? Con 8 milioni di streaming su Spotify la carriera di Masini, oramai cantautore per un terzo, è ferma alla “Bella Stronza” degli anni ’90. Ultimo disco d’oro raggiunto o “Il confronto” –  questo il titolo del nuovo brano sanremese – aggiornerà il successo?

16. MICHELE ZARRILLO

Altro veterano vintage che con il suo tredicesimo Festival ha raggiunto le partecipazioni di Claudio Villa e Fausto Leali. Seppur più interessante di Masini, le sue partecipazioni sono sempre troppo uguali. Tra i suoi brani più belli presentati a Sanremo “L’alfabeto degli amanti” che nel 2006 ha anche cantato in coppia con Tiziano Ferro e che nella gara virtuale “Vorrei cantarti fra cent’anni” è uscito di scena contro Bungaro. “Nell’estasi o nel fango” è il titolo del nuovo brano. Riuscirà a superare i quasi 5 milioni di streaming del suo più grande successo sanremese, ovvero “Cinque giorni”?

17. PAOLO JANNACCI

A Sanremo 2020 non poteva mancare un figlio d’arte per l’effetto gossip-nostalgia. Il figlio di Jannacci, Paolo, ruba il posto a Irene Fornaciari, figlia di Zucchero con 4 Festival all’attivo. Per Paolo Jannacci, jazzista sullo stonato andante, si tratta di un esordio. Il brano con cui proverà a non soccombere all’inevitabile confronto con il padre si intitola “Vorrei parlarti adesso”. Su Spotify il suo miglior risultato lo detiene il brano “Canterò” con soli 5 mila streaming. Più un’implorazione che una certezza.

18. PIERO PELÙ

L’ex rocker dei Litfiba cambia pelle. Dopo il riciclo televisivo in quel di The Voice of Italy in qualità di giudice sperimenta la carta Sanremo. Un debutto a tinte pastello con il fine di trainare un nuovo album in uscita. Intento mancato dal singolo “Picnic all’inferno”, uscito lo scorso ottobre, e che ora affida a “Gigante”.  Avrà la forza necessaria? La carriera solista di Piero Pelù per Spotify è ancora ferma a “Il mio nome è mai più” del 1999 in trio con Ligabue e Jovanotti (più di 1 milione e mezzo di streaming).

19. PINGUINI TATTICI NUCLEARI

La band finto-indie di questo Sanremo è targata Sony Music Italy. Parliamo dei Pinguini Tattici Nucleari che con il brano “Ringo Starr” tentano l’exploit di popolarità a Lo Stato Sociale. Per l’esordio festivaliero il cantante Riccardo Zanotti –  proprio come Lodovico Guenzi – non potrà puntare che sulla simpatia. Prepariamoci alle note stonate in perfetto stile “indie”. Su Spotify vantano un brano da 10 milioni di streaming: “Verdura” (disco d’oro).

20. RANCORE

Mai come quest’anno i rapper abbondano. Ben 5, tra cui Rancore. “Il rapper ermetico” –  come lui stesso si definisce per la profondità dei suoi testi che tanto piacciono alla critica –  l’anno scorso accompagnava a Sanremo Daniele Silvestri per il brano “Argentovivo”, da me selezionato per il contest Vorrei cantarti fra cent’anni. Ora proverà il salto di popolarità con “Eden”. Per approfondire sul suo presente Spotify indica l’ascolto di “Sangue di drago”, già a quota 5 milioni di streaming.

21. RAPHAEL GUALAZZI

La sua discografica è Caterina Caselli e si sta accanendo per regalargli almeno una hit. Per ora dei 3 Sanremo di Raphael Gualazzi il grande pubblico potrebbe ricordare solo il primo, e a stento. Era il Sanremo 2011 e vinceva nella categoria “Giovani” con “Follia d’amore”. Per la sua quarta prova giocherà “Carioca” e sicuramente porterà una ventata di sano jazz. Su Spotify per ora il suo maggior successo è “Reality e Fantasy” (quasi 5 milioni di streaming per il remix di Gilles Peterson).

22. RIKI

Tra gli 11 esordienti a Sanremo 70 anche il non-talento per eccellenza promosso da Maria De Filippi: Riki, all’anagrafe Riccardo Marcuzzo. La casella la riempie con “Lo sappiamo entrambi”, ma in realtà rimane vuota perché le sue capacità cantautorali e vocali sono pari a zero. Il suo bell’aspetto fa però presa sulle ragazzine e su Spotify “Perdo le parole” è volato a 10 milioni di streaming con conseguente disco di platino certificato da Fimi.

23. RITA PAVONE

La diva-anti-diva Rita Pavone è il colpo di scena di Amadeus per i 70 anni di Festival. Lei di anni ne ha 5 in più, ma la grinta è quella di sempre. A Sanremo non ha mai avuto fortuna, nonostante un inizio carriera con milioni di dischi venduti anche nel Regno Unito, in Giappone, Francia, Germania, Stati Uniti e Sud America. Gli anni ’60 sono stati i suoi anni d’oro, poi il debutto a Sanremo nel ’69 con “Zucchero” e un declino inesorabile e repentino. “Niente (Resilienza 74)” è il brano con cui ritorna a mettersi in discussione sul palco dell’Ariston per la quarta volta, dopo aver ritirato nel Sanremo 2017 il Premio alla Carriera. Su Spotify i 2 milioni di streaming sono per “Datemi un martello” e “Il ballo del mattone”.

24. TOSCA

Se nello scorso Festival Claudio Baglioni le ha chiuso la porta in faccia, in questo targato Amadeus trova il tappeto rosso. Nessuno se l’aspettava, tantomeno lei. “Ho amato tutto” è il brano scrittole da Pietro Cantarelli con cui gareggerà per la quinta volta a Sanremo. Sarà bello quanto “Un giorno in più”, il precedente brano scartato ed incluso in versione duetto con Luisa Sobral nell’album “Morabeza” ? Di sicuro il recente lavoro, pronto per il repacking, è da acquistare più che da ascoltare su Spotify. Sulla piattaforma di audio-streaming “Il terzo fuochista” viaggia sui 96 mila ascolti e conquista il primo posto dei brani più ascoltati di Tiziana “Tosca” Donati. Il brano, che si classificò settimo a Sanremo 2007, nel contest sanremese di OA Plus (“Vorrei cantarti fra cent’anni) ha perso la sfida contro “Oceano” di Lisa, cantante che Amadeus ha prima prima riportato a galla ad “Ora o mai più” e poi scartato da Sanremo 2020 a favore di Tosca. Tosca a Sanremo devo tutto: l’inizio con “Cosa farà Dio di me” (1992), la popolarità con “Vorrei incontrarti fra cent’anni” in coppia con Ron (primo posto nel 1996) e ora la conferma.

Di Ugo Stomeo

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