Festival di Sanremo
Sanremo 2020, chi sono i cantanti in gara e quali le loro canzoni di successo. Le hit e le non-hit dei 24 “Big” scelti da Amadeus. PRIMA PARTE
Passiamo in rassegna la prima metà dei 24 Big selezionati da Amadeus per Sanremo 2020. Per ognuno la canzone più ascoltata su Spotify: da “Magicabula” del contestato Junior Cally ad “Adesso” del talentuoso Diodato
Per soffiare le candeline sui 70 anni del Festival più longevo e appassionante d’Italia, che tutto il mondo ci invidia, la Rai ha deciso di sperimentare con Amadeus: una nuova carta aziendale di successo con “piene poteri” sulla direzione artistica del Festival. In realtà si dice che l’“Opzione Amadeus” sia stata forzata da Lucio Presta, managr di tanti popolari volti Rai, da Antonella Clerici a Marco Liorni, passando appunto per Amadeus che farà da “cavallo di Troia”. Oltre alla sua agenzia di spettacolo, la Arcobalenotre, protagonista del dietro le quinte sarà nuovamente la FriendsandPartners di Ferdinando Salzano, anche se con un potere ridotto rispetto allo scorso Festival di Claudio Baglioni, di cui tanto si è parlato per il conflitto di interessi.
Conflitto di interessi che bussa nuovamente alla porta di Sanremo e addirittura la sfascia. Sì, perché mai come quest’anno la linea artistica scelta lede altamente l’immagine di Sanremo e dell’intera Rai. Non solo viene perpetrata la misoginia nella composizione del cast (solo 9 donne su 32 artisti selezionati, tra “Big” e “Nuove Proposte”, tra cui due nomi aggiunti in extremis per placare le polemiche), ma si dà addirittura il palco ad un trapper travestito da “Big” che in passato per emergere ha inneggiato contro la violenza sulle donne. Lo scenario è macabro e fa intravedere solo una mossa deplorevole per catalizzare l’attenzione sul Festival.
La categoria “Big”, presunta o tale, di Sanremo 2020 è composta da 24 cantanti (mai come quest’anno è opportuno non usare la parola “artisti”). Se a detta di Maria De Filippi l’arte va rispettata in tutte le sue forme per Red Ronnie “Amadeus non capisce un ca**o di musica”. Come dargli torto? Tra gli esclusi illustri perfino Arisa e Samuele Bersani per consentire la nuova invasione degli “Amici di Maria” e addirittura la rinata Mietta per fare spazio ad un’Elettra Lamborghini, che di artistico non ha nemmeno il sedere che tanto ostenta. Passiamoli in rassegna con le loro hit e spesso non-hit. Iniziamo con i primi 12 Big, i restanti 12 nel prossimo articolo.
SANREMO 2020 | BIG-NON-BIG
01. ACHILLE LAURO
Portatore sano di trasgressione pop, è al suo secondo Festival. Dopo l’exploit dello scorso anno con il brano “Rolls Roys”, certificato disco di platino, si spera di vederlo sul palco del teatro Ariston su tacchi a spillo per mettere sotto i riflettori la “fluidità” del nuovo orientamento sessuale. L’ultimo singolo è “1990”, costruito sulla hit “Be my lover” di La Bouche. Il brano con cui gareggerà si intitola “Me ne frego” , mentre quello con più streaming su Spotify (più di 34 milioni) è “Thoiry Remix” (vincitore del doppio platino).
02. ALBERTO URSO
Esponente di quel bel canto che a Sanremo funziona sempre, si appresta a bissare il successo dell’operatic pop alla “Il Volo”. E proprio come il trio lanciato da Antonella Clerici in quel di “Ti lascio una canzone”, il volo del nuovo “amico” di Maria De Filippi è raso-terra. Se la sala stampa non lo boicotterà farà il pieno di tele-voti. “Il sole ad est” è il titolo del suo ultimo album e anche del brano selezionato da Amadeus e scritto da due altri protagonisti de filippiani, Piero Romitelli e Gerardo Pulli. “Indispensabile” con oltre 2 milioni ascolti è il suo brano più ascoltato su Spotify.
03. ANASTASIO
“Rosso di rabbia” è il titolo del brano con cui Anastasio debutterà a Sanremo 2020. 30 milioni gli streaming su Spotify per “La fine del mondo”, suo maggiore successo certificato doppio platino. Il rapper nato a Meta, in Campania, aveva già calcato il palco del Teatro Ariston in qualità di ospite per cantare il nuovo singolo “Correre”. Lanciato da Mara Maionchi a X Factor 12, è stato additato per i vari “Mi piace” messi alle pagine di CasaPound, Matteo Salvini, Lorenzo Fontana e Donald Trump.
04. BUGO & MORGAN
Amadeus avrebbe portato a Sanremo Morgan anche nel 2010, l’anno in cui l’allora direttore artistico Gianmarco Mazzi lo escluse con il brano “La sera” per un’intervista rilasciata al mensile Max in cui disse: «Avercene invece di antidepressivi come la cocaina. Fa bene». Con Amadeus molto probabilmente avrebbe rischiato di più per l’altra frase-scandalo rilasciata nella stessa intervista: «Ora che Berlusconi ha infarcito la Rai di scagnozzi, la De Filippi comanda pure lì». Dopo “Semplicemente”, il brano passato inosservato a Sanremo 2016 in modalità Bluvertigo, ci riprova in coppia con un rapper. Parliamo di Bugo al suo esordio sanremese. Il brano a suo nome più ascoltato su Spotify è “Mi rompo i coglioni” (quasi 250 mila ascolti).
05. DIODATO
Si può respira a pieni polmoni aria buona con Diodato. Il cantautore tarantino è al suo 3° Sanremo, dopo l’esordio nella categoria “Nuove Proposte” del 2014 con “Babilonia”, autentico capolavoro apprezzato anche da Mina, e dopo “Adesso”, il suo brano di maggior successo con quasi 3 milioni di streaming su Spotify. Il suo ultimo singolo “Che vita meravigliosa” fa da colonna sonora al film di Ferzan Ozpetek, “La Dea Fortuna”.
06. ELETTRA LAMBORGHINI
Per il nulla artistico citofonare Elettra Lamborghini. La ricca ereditiera, nipote di Ferruccio Lamborghini fondatore dell’omonima casa automobilistica, è stata recentemente coach a The Voice of Italy. Priva di qualità canore si è ritagliata un suo spazio nella Latino Trap grazie al successo di “Pem pem”, brano con 66 milioni di streaming su Spotify e certificato doppio disco di platino.
07. ELODIE
Elodie è riuscita ad uscire dal cestino dei flop targati De Filippi con dei singoli estivi di successo, in modalità duetto, che hanno strizzato l’occhio a Giusy Ferreri. L’ultimo con Marracash (“Margarita”) ha totalizzato 35 milioni di streaming Spotify, conquistando il doppio disco di platino. Non è dunque un caso che Amadeus ha respinto al mittente, ovvero la Sony Music Italy, la Ferreri per riporla al Festival. Per il primo Sanremo si giocò il pezzo firmato anche da Emma, “Tutta colpa mia”, per il secondo può contare sull’accoppiata del momento: Mahmood e Dardust, vincitori uscenti di Sanremo 2019 con “Soldi”. Elodie-Mahmood-Dardust è il trio che promette scintille. Titolo del brano: “Andromeda”.
08. ENRICO NIGIOTTI
Il bell’Enrico Nigiotti ci riprova dopo l’oro conquistato nel Sanremo scorso con “Nonno Hollywood”. Pur avendo partecipato sia ad Amici (prima) sia ad X Factor (poi), è anche passato dalla categoria “Nuove Proposte” del Festival 2015 con “Qualcosa da decidere”. Ora ci riprova con “Baciami adesso”, titolo che omaggia il successo di Mietta risalente all’ultimo indimenticato Sanremo di Pippo Baudo (2008). Il suo brano che per ora ha avuto più successo su Spotify è “L’amore è” (doppio platino), con quasi 20 milioni di streaming.
09. FRANCESCO GABBANI
Nato proprio grazie a Sanremo, Francesco Gabbani ha già collezionato due trofei: Primo Posto nelle “Nuove Proposte” del 2016 con “Amen” e Primo Posto nei “Big” del 2017 con “Occidentali’s Karma”. Ora il cantautore proverà il grande salto di qualità con una canzone intimista scritta con Pacifico e intitolata “Viceversa”. Eguaglierà il successo di “Occidentali’s Karma” con i 30 milioni di streaming Spotify e i sei dischi di platino vinti?
10. GIORDANA ANGI
Anche Giordana Angi è una creatura di Sanremo, nonostante sia esplosa nel talent di Maria De Filippi. Nel Sanremo del 2012 si classificava “non finalista” con “Incognita poesia”. Ora, con la nuova “Come mia madre”, la versione lesbo di Noemi amplificherà la mancanza delle Dive storiche di Sanremo. Il titolo di “Big” lo deve ai 14 milioni di streaming su Spotify per “Casa”, brano certificato con l’oro.
11. IRENE GRANDI
L’ultimo successo radiofonico e discografico di Irene Grandi ha giovato proprio del palco di Sanremo. Era il 2010 e cantava “La cometa di Halley”, brano firmato Francesco Bianconi con cui ha vinto il disco d’oro e perso la sfida contro Marina Rei nel contest sanremese di OA Plus “Vorrei cantarti fra cent’anni”. Ora per il suo quinto Festival rispolvera la carta Vasco Rossi, che nel 2000 con “La tua ragazza sempre” le aveva regalato il secondo posto. Prova a risalire da una serie di flop per rilanciare l’ennesima raccolta “Grandissimo” con “Finalmente tu”. Spotify indica come sua hit più ascoltata “Se mi vuoi” (più di 3 milioni e mezzo di streaming) in duetto con la voce sempre viva di Pino Daniele.
12. JUNIOR CALLY
Le colleghe in gara difendono la scelta di Amadeus di portare il trapper Junior Cally mascherato da “Big” a Sanremo 2020. Addirittura Irene Grandi per darsi il solito tono “rock” sul suo profilo Facebook scrive “Innamorata della libertà, lasciamo alla musica il potere della provocazione”. Mai come quest’anno sarebbero state opportune le “eliminazioni” per togliere la finale a chi promuove la violenza sulle donne. Non è da escludere che la platea dell’Ariston fischierà e si alzerà in piedi per protestare al suo ingresso, nonostante la sua canzone (“No grazie”) sarà solo un’invettiva contro la politica italiana di oggi. E non è da escludere che molti telespettatori prenderanno esempio dalla cantautrice di talento Roberta Giallo, che dopo aver indirizzato una lettera aperta ad Amadeus ha anche annunciato alla stampa che quest’anno non guarderà il Festival. “Magicabula” è il brano di Junior Cally con più streaming su Spotify (20 milioni) in cui parla di donne-streghe da rimandare a casa con le calze rotte. Premiato dal suo pubblico con il disco di platino.
Di Ugo Stomeo
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