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Scacchi: Magnus Carlsen, 111 partite senza sconfitte. Nuovo record per il Campione del Mondo

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111 partite a cadenza classica senza mai perdere. Magnus Carlsen, Campione del Mondo assoluto dal 2013 e, attualmente, detentore di ogni titolo iridato, compresi quelli rapid e blitz, aggiunge un’altra perla in forma di record mai visto in precedenza alla sua carriera che ormai viaggia fianco a fianco con quella dei più grandi della storia degli scacchi.

Il norvegese ha perso un incontro per l’ultima volta a Biel, in Svizzera, in uno dei tornei più importanti del mondo, il Biel Chess Festival, contro l’azero Shakhriyar Mamedyarov, attuale numero 8 del mondo. Da allora nessuno è più riuscito a sconfiggerlo. Ieri, con la patta contro l’olandese Jorden van Foreest al Tata Steel Masters, tra i più celebri eventi del panorama scacchistico mondiale, che si tiene annualmente a Wijk aan Zee (nord Olanda), ha superato il precedente primato, che apparteneva al russo Sergei Tiviakov, che di partite senza perdere di fila ne aveva giocate 110.

In questa particolare classifica al terzo posto c’è il cinese Ding Liren, con 100 partite senza sconfitte, davanti al genio sovietico Mikhail Tal, che di queste serie lunghe ne ebbe due, una da 95 incontri, l’altra da 86. Il sesto è il russo Vladimir Kramnik, a quota 82 insieme al cinese Wang Yue, l’uomo che ha aperto la strada a tutti i giocatori del suo Paese venuti successivamente, dallo stesso Ding Liren in giù, diventando il primo del suo Paese a entrare nella top ten della lista FIDE. A completare questa particolare graduatoria, limitatamente ai primi undici, troviamo l’americano Wesley So e il francese Maxime Vachier-Lagrave con 67 partite, seguiti dal leggendario russo Garry Kasparov con 64 e dal cubano Josè Raul Capablanca con 62. Quest’ultimo, in particolare, vissuto nella prima metà del secolo scorso, in 582 incontri ufficiali ne ha persi soltanto 36 tra tornei e match lungo i suoi 54 anni di esistenza. Il suo periodo di imbattibilità è famoso per la lunghezza temporale: otto anni (va del resto detto che si trattava, in tutti i sensi, di un’altra epoca). A questi nomi si tende ad aggiungere anche quello del croato Bogdan Lalic, il quale, sebbene a un livello un po’ più basso rispetto ai nomi precedentemente citati, è stato anch’egli in grado di rimanere imbattuto per 110 volte consecutive.

Carlsen, curiosamente, fa notare come nella sua mente la striscia non sia di 111 partite, ma di 109, dato che nella lega norvegese ha incontrato un paio di avversari molto al di sotto del suo ELO (attualmente di 2872). Nondimeno, anche a Tiviakov è capitato di incontrare avversari non di primissimo piano. Di qui il suo commento: “Considero la mia striscia di 109 partite contro avversari d’elite, e di 111 contro buoni avversari, quindi sono tutti e due record e sono felice di questo!“.

Nel Tata Steel Masters, che è giunto al suo quarto turno, Carlsen ha trovato altrettante patte, trovandosi in situazione svantaggiosa per tre volte. Attualmente al comando c’è Wesley So con due vittorie e due patte, in un campo partecipanti che comprende molti dei big, tra cui l’italoamericano Fabiano Caruana, il prodigio quasi ex iraniano Alireza Firouzja (che gioca attualmente sotto bandiera FIDE), l’olandese Anish Giri, il russo Vladislav Artemiev e l’indiano Viswanathan Anand.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: Alexander Chizhenok / Shutterstock.com

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