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Sci Alpino

Sci alpino, con Vinatzer Italia competitiva in quasi tutte le specialità. Resta il tallone d’Achille del gigante

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Due vittorie, due secondi posti, due terze piazze: questo è il bottino dell’Italia maschile nella prima parte della Coppa del Mondo 2019-2020 di sci alpino. Dominik Paris ha piazzato la doppietta in discesa a Bormio dopo le due piazze d’onore a Lake Louise (sempre in discesa e in superG), Stefano Gross è stato terzo nello slalom della Val d’Isere, oggi Alex Vinatzer ha conquistato il primo podio in carriera brillando nel tradizionale slalom di Zagabria. Si tratta di un ottimo avvio di stagione per la nostra Nazionale che ha ribadito di essere competitiva in quasi tutte le specialità, eccezion fatta per il gigante dove si stanno riscontrando moltissime criticità e dove l’ultimo risultato di rilievo risale addirittura al 18 dicembre 2016 quando Florian Eisath fu terzo in Alta Badia (più di tre anni senza una top-3, un record estremamente negativo per un Paese di grande tradizione come il nostro).

L’Italia può contare su un uomo-jet davvero straripante in grado di vincere in maniera seriale e di regalare emozioni, un 30enne entrato nella fase più matura della sua carriera che è già diventato il terzo azzurro col maggior numero di successi nella massima competizione itinerante e che sta scrivendo pagine importanti della storia di questo sport alle nostre latitudini. Dominik Paris ha ormai fatto breccia nel cuore di tutti gli italiani dove oggi è entrato anche Alex Vinatzer, un giovane atteso già da un paio di stagioni nel Circo Bianco che conta e che oggi è riuscito a ottenere il primo risultato di prestigio ad appena 20 anni: il Campione del Mondo juniores in slalom ha sistemato definitivamente la sua sciata, ha compiuto un importante salto in avanti sotto il profilo tecnico e ora può cercare quella continuità di rendimento che gli è mancata fino a oggi, tra i pali stretti può assolutamente diventare il nostro punto di riferimento e regalare delle magie importanti.

L’Italia è dunque competitiva in discesa, in superG, in slalom: tre specialità in cui un azzurro può sempre salire sul podio con due punte importanti senza dimenticarsi di Manfred Moelgg e Stefano Gross tra i pali stretti mentre nelle prove veloci manca il secondo uomo di riferimento in attesa di ritrovare Christof Innerhofer e Peter Fill ai massimi livelli. E non dimentichiamoci della combinata con Riccardo Tonetti (quarto a Bormio) e del parallelo dove appunto Vinatzer può dire la sua. La speranza è di ritornare in auge nel gigante, ormai un tallone d’Achille dove non si riesce più a riemergere: sarà proprio Alex, in un futuro non così lontano, a fare risultato anche in questa specialità?

 

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stefano.villa@oasport.it

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Foto: Lapresse

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