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Sci Alpino
Sci alpino, Coppa del Mondo 2020: Federica Brignone si conferma in rosso, Dominik Paris rompe il tabù Wengen
Il fine settimana di Coppa del Mondo appena trascorso ha lasciato in eredità all’Italia dello sci alpino una Federica Brignone sempre più in rosso. La valdostana è stata grande protagonista al Sestriere, dove ha centrato la seconda vittoria della stagione in gigante, che ha permesso a Federica di allungare in vetta alla classifica di specialità nei confronti di Shiffrin e Bassino.
E’ stato un un gigante dall’esito davvero incredibile, perchè Brignone ha vinto a pari merito con Petra Vlhova e Shiffrin ha chiuso al terzo posto ad un solo centesimo dalla coppia di testa. Un centesimo, però, importantissimo soprattutto per Federica che ha guadagnato punti molto preziosi nei confronti dell’americana. Adesso la valdostana conduce la classifica con 375 punti contro i 314 di Shiffrin. Sembra ormai essere un duello, visto che Marta Bassino (264) potrebbe aver perso troppo terreno dopo il decimo posto.
La piemontese, però, si è riscattata subito, cogliendo il podio nel gigante parallelo, il primo della storia della Coppa del Mondo femminile. Un podio che Bassino si è guadagnata, battendo Brignone nella small final. Resta il rimpianto per entrambe le azzurre di aver sprecato la grande occasione di giocarsi le prime due posizioni di una gara che è stata vinta dalla francese Clara Direz davanti all’austriaca Elisa Moerzinger, assolute sorprese. Nel complesso una prova molto positiva della squadra azzurra, con il quinto posto di una convincente Sofia Goggia, che arrivava dalla Top-10 nel gigante del giorno prima.
Dal Sestriere a Wengen, dove finalmente Dominik Paris è riuscito ad interrompere il tabù della Lauberhorn. Primo podio della carriera sulla mitica pista svizzera per l’altoatesino, battuto solamente in discesa dal padrone di casa Beat Feuz. Un risultato molto prezioso per Paris, che è stato superato dall’elvetico in testa alla classifica di specialità, ma che ha saputo “limitare i danni” su una pista con cui il feeling era davvero minimo. Adesso arriva la sua amata Kitzbuehel e c’è la possibilità del controsorpasso.
La tre giorni di Wengen si era aperta con la combinata che ha visto Riccardo Tonetti non sfruttare un’incredibile prestazione in discesa. L’azzurro aveva fatto meglio di gente del calibro di Kilde e Kriechmayr, ma ha pasticciato nello slalom ed alla fine ha chiuso al quinto posto. Per salire sul podio sarebbe servita una prova decisamente migliore tra i rapid gates.
Slalom protagonista poi domenica ed è stata una gara deludente per i colori azzurri. Giuliano Razzoli è stato il migliore, chiudendo in undicesima posizione a ridosso della Top-10. Purtroppo altro passo falso da parte di Alex Vinatzer, che è uscito nella seconda manche, ma che già nella prima non aveva rispettato le aspettative.
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andrea.ziglio@oasport.it
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Foto: Pier Colombo