Sci Alpino

Sci alpino, Daniel Yule fa tris e vince anche Kitzbuehel. 7° Razzoli a 0.16 dal podio, 14° Vinatzer

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Daniel Yule non finisce di stupire e grazie ad una prova maiuscola fa suo lo slalom di Kitzbuhel (Austria) valevole per la Coppa del Mondo di sci alpino 2019-2020. Il classe 1993 riporta la Svizzera sul gradino più alto del podio sulla pista austriaca dopo 52 anni e centra il terzo successo di questa sua splendida stagione, la quarta in assoluto. La gara odierna è stata letteralmente emozionante, con distacchi ridotti, grandi sorprese e risultati che andranno a incidere anche il prosieguo dell’annata.

Sulla pista denominata Ganslern, che alterna muri complicati a porte posizionate per proporre trabocchetti ai protagonisti, gli atleti hanno capito subito che per ottenere il risultato dovevano forzare dalla prima all’ultima porta, con rischi annessi e connessi. Tra chi ha subito il lay-out del tracciato c’è il francese Alexis Pinturault, che inforca a metà discesa e perde un’altra enorme occasione in ottica classifica generale. A questo punto, infatti, la corsa verso la Sfera di Cristallo è davvero vibrante e incerta. Henrik Kristoffersen è primo con 741 punti contro i 700 di Aleksander Aamodt Kilde, quindi i 692 di Matthias Mayer, mentre il francese rimane fermo a 642.

La graduatoria di specialità è il grande obiettivo di Daniel Yule (ora a -17 punti da Kristoffersen) che oggi vince in grande stile. Dopo la piazza d’onore nella prima manche si conferma nella seconda, nonostante un errore pesante sul muro. L‘elvetico non si è fatto distrarre ed è andato a ribadire la sua forza, chiudendo in 1:41.50. Alle sue spalle a soli 12 centesimi l’austriaco Marco Schwarz che, sospinto dal numerosissimo pubblico, sfiora il primo successo in carriera in questa specialità. Completa il podio Clement Noel a 37 centesimi. Il francese paga a caro prezzo il nono crono della prima discesa, ma riesce comunque a risalire sei gradini nella seconda metà di gara.

Quarta posizione per la grande sorpresa di giornata: Lucas Braathen. Il norvegese, nettamente primo dopo la prima manche, non riesce a confermarsi nella seconda e deve accontentarsi di chiudere ai piedi del podio a 49 centesimi. Quarto a pari merito anche il suo connazionale Henrik Kristoffersen. Lo scandinavo manca ancora la vittoria e si mangia le mani per aver disputato una manche con troppi alti e bassi. Sesto a 52 centesimi l’austriaco Michael Matt che dilapida nell’ultimo settore un vantaggio enorme, quindi è splendido settimo il nostro Giuliano Razzoli. L’emiliano, undicesimo a metà gara, porta a termine una ottima seconda manche chiudendo a 53 centesimi dalla vetta.

Completano la top ten l’austriaco Adrian Pertl, che questa mattina era scattato con il pettorale numero 73, e finisce ottavo a 73 centesimi. Per lui prima qualificazione alla seconda manche è stata centrata proprio a Kitzbuhel ed è stato in grado di risalire ben 16 posizioni nella seconda prova. Nono lo svizzero Reto Schmidiger a 79 centesimi, quindi è decimo il norvegese Sebastian Foss-Solevaag a 81. Quattordicesimo al traguardo Alex Vinatzer che commette un paio di errori pesanti, tra i quali una uscita da un dosso nella quale ha affrontato una doppia al contrario. Retrocede di otto posizioni rispetto alla prima manche e accusa 1.10 da Yule. Si ferma in ventunesima posizione Simon Maurberger a 1.79.  Non hanno concluso la propria seconda manche l’austriaco Marc Digruber, lo svizzero Tanguy Nef, i francesi Alexis Pinturault e Jean-Baptiste Grange e il tedesco Linus Strasser.

 

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Foto: Lapresse

1 Commento

  1. Fabio90

    26 Gennaio 2020 at 17:13

    Con due podi (nemmeno due vittorie) nella sua pista…sarebbe primo ora. L’inverosimile sta accadendo, quei due ne stanno combinando di tutti i colori, era l’occasione della vita…non voglio dire alla portata..perchè comunque gli altri ancora avrebbero avuto piu gare..e anche la coppetta di discesa sarebbe stata tutta da giocare con un grandissimo Feuz..ma l’occasione era piu unica che rara…per la generale irripetibile (potrebbe pure esserci lo stesso equilibrio magari, ma è chiaro che Paris a stento può partire per partecipare alle prime gare,figuriamoci vincerle. Peccato.

  2. Luca46

    26 Gennaio 2020 at 16:29

    Sono ancora furente per quanto successo a Paris. Che sfiga. Si è giocato 3 coppe in un colpo solo. La generale era alla portata.

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