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Sci Alpino
Sci alpino, Dominik Paris e gli immani rimpianti per una Coppa del Mondo generale che era alla portata
Dominik Paris poteva seriamente puntare alla conquista della Coppa del Mondo generale di sci alpino, quanto successo nel corso del lungo weekend di Kitzbuehel aumenta i rimpianti per quello che poteva essere e purtroppo non sarà. L’azzurro si è infatti infortunato martedì durante un allenamento, si è rotto un crociato e si è già sottoposto a un intervento con l’obiettivo di tornare più forte che mai nella prossima stagione ma intanto il sogno di alzare al cielo la Sfera di Cristallo è sfumato: sarebbe stata un’impresa incredibile per un velocista che ha a disposizione molte meno gare rispetto agli specialisti delle prove tecniche, il ritiro di Marcel Hirscher e i risultati altalenanti degli altri protagonisti avevano reso incredibilmente aperta la corsa verso il prestigioso trofeo.
Dominik Paris sarebbe stato assoluto protagonista nel superG e nella discesa sulla Streif, pista che il nostro portacolori ama alla follia e su cui ha vinto per ben quattro volte: avrebbe potuto puntare al doppio successo per fare saltare il banco e mandare in crisi tutti gli altri avversari. Non è fanta-sci, la forma del colosso della Val d’Ultimo era strepitosa come testimoniano i due trionfi a Bormio e il secondo posto a Wengen, ottenere nuovi sigilli in terra austriaca era indubbiamente un obiettivo alla portata e sarebbe cambiato davvero tutto. Con i se e con i ma non si fa la storia, il nostro Domme è ora costretto a un lungo periodo di riabilitazione e a giocarsi la Coppa del Mondo overall saranno altri uomini (l’azzurro avrebbe anche lottato per la classifica di discesa con lo svizzero Beat Feuz e avrebbe potuto dire la sua anche in quella di SuperG…).
Henrik Kristoffersen non è andato oltre il quarto posto nello slalom odierno a Kitzbuehel ma il norvegese è comunque balzato in testa alla classifica con 41 punti di vantaggio sul connazionale Aleksandr Kilde, 49 sull’austriaco Matthias Mayer (vincitore delle discese di Wengen e Kitzbuehel) e 99 sul francese Alexis Pinturault che oggi non ha portato a termine la seconda manche. Quattro uomini in lotta quando mancano 20 gare al termine della stagione, l’incertezza regna sovrana: Kristoffersen ha dalla sua gli slalom (primo di specialità) e si distingue in gigante ma sta comunque faticando, Kilde è un polivalente che eccelle in velocità e fa punti anche in gigante, Mayer è appunto un velocista (ci sarebbe potuto essere Paris nella sua posizione…) e Pinturault è sulla carta il più completo ma sta avendo delle battute a vuoto. Chi riuscirà a scrivere il proprio nome nell’albo d’oro dopo l’era Hirscher? Lo scopriremo a marzo durante le Finali di Cortina d’Ampezzo.
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stefano.villa@oasport.it
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Foto: Lapresse
Luca46
26 Gennaio 2020 at 18:16
È proprio così. Stava riscrivendo la storia dello sci azzurro.