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Sci Alpino

Sci alpino, Matthias Mayer riporta l’Austria alla vittoria della discesa di Kitzbuehel dopo 6 anni

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Anche se mancava il grande favorito, il tre volte vincitore sulla Streif, il nostro Dominik Paris, la discesa libera di Kitzbuhel (Austria) valevole per la Coppa del Mondo di sci alpino 2019-2020 ha, come sempre, regalato uno spettacolo incredibile. Tra i punti iconici come la Mausefalle, la Steilhang e, soprattutto la diagonale in contro-pendenza Hausbergkante, le emozioni non sono mancate, anzi. La vittoria è andata al padrone di casa Matthias Mayer che centra il successo numero 8 in carriera, il quarto in questa specialità ed il secondo a Kitzbuhel (interrompendo un digiuno austriaco che si protraeva da ormai sei anni), andando a beffare il connazionale Vincent Kriechmayr e lo svizzero Beat Feuz che, ormai, si sentivano la vittoria in tasca, per giunta a pari merito.

Con questo risultato la corsa alla Sfera di Cristallo si tinge ufficialmente di “giallo”. Aleksander Aamodt Kilde, infatti, ora comanda con 700 punti contro i 692 di Matthias Mayer ed i 691 di Henrik Kristoffersen. Quarto Alexis Pinturault con 642, in una bagarre che si protrarrà fino alle finali di Cortina.

Matthias Mayer non ha lasciato scampo ai rivali, con una progressione clamorosa. Buono, ma non stellare nel tratto di scorrimento il due volte campione olimpico, quindi arriva alla decisiva Hausbergkante con la linea giusta e una velocità eccezionale. Al traguardo il suo tempo è di 1:55.59 per una vera e propria apoteosi delle decine di migliaia di tifosi di casa, in un tripudio bianco-rosso, esaltato anche dal secondo posto di Vincent Kriechmayr a 22 centesimi, assieme al leader della classifica di specialità, lo svizzero Beat Feuz, che oggi chiude con l’amaro in bocca, dato che era considerato il favorito della gara, vista l’assenza di Dominik Paris.

Quarta posizione a soli 27 centesimi per il francese Johan Clarey davanti al connazionale Maxence Muzaton quinto a 31. Sesto crono per il norvegese Kjetil Jansrud a 67, dopo una prima parte di discesa nella quale stava letteralmente volando verso il bis dopo il supergigante di ieri. Settimo un sorprendente Romed Baumann a 83 centesimi. Il tedesco mastica amaro, dato che era arrivato a metà tracciato con 25 centesimi di margine, salvo poi perdere tutto nel finale.

Ottavo lo statunitense Bryce Bennett a 89 centesimi, solamente uno in meno del norvegese Aleksander Aamodt Kilde che non è stato in grado di esprimere la sua potenza lungo tutto il corso della discesa. Per lo scandinavo ottava posizione che gli permette di salire in vetta alla classifica generale, ma i distacchi sugli inseguitori sono minimi. Completa la top ten lo svizzero Carlo Janka decimo a 93 centesimi un gradino davanti al tedesco Andreas Sander a 98 centesimi e il nostro Matteo Marsaglia dodicesimo a 99, dopo una prima metà di discesa a livelli eccellenti, con addirittura 23 centesimi di vantaggio su Mayer. Quattordicesimo, invece, Mattia Casse a 1.06 autore di una prova solida ma senza il guizzo giusto. Chiude oltre la ventesima posizione Emanuele Buzzi a 2.36 dopo un vero e proprio crollo conclusivo. Attorno alla trentesima conclude Davide Cazzaniga a 2.66. Esce di scena dopo pochissimi secondi, invece, Peter Fill che perde uno sci dopo la Mausefalle.

 

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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Foto: Lapresse

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