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Sci Alpino

Sci alpino, Mattia Casse rende onore a Dominik Paris con un 5° posto da applausi. Un guizzo dedicato al capitano

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Si dice talvolta che da un momento negativo si possa emergere con qualcosa di nuovo e ancor più vivo. E cosa può essere definito più “nero” del terribile infortunio di Dominik Paris di qualche giorno fa per la squadra azzurra di sci alpino maschile? Il suo faro, il fuoriclasse pronto a vincere ogni gara alla quale partecipa e che iniziava a strizzare l’occhio anche alla Coppa del Mondo generale, ha dovuto alzare bandiera bianca e chiudere anzitempo la sua annata. Per tutti gli altri compagni, quindi, se n’è andato quel velo che copriva tutto. Quell’atleta che alzava i risultati di tutti. Ora non c’è più. E mancherà davvero a lungo.

Tutti gli altri, quindi, il pensiero è stato chiaro. Rimboccarsi le maniche. Farsi trovare pronti e brillare di luce propria, e non solo riflessa. Smettere, quindi, di applaudire per i successi altrui. e cercarne di propri. Con il morale ancora sotto i tacchi, quindi, la Nazionale azzurra di sci si è presentata al cancelletto di partenza del supergigante di Kitzbuhel. Già, il palcoscenico più illustre, e quello preferito proprio da Dominik Paris, laddove ha già vinto tre volte.

Chi si è preso, almeno in parte, questo palcoscenico, è stato Mattia Casse. Il nativo di Moncalieri sapeva come fosse giunto il momento di farsi largo, a 29 anni. Il quinto posto nella gara di oggi è davvero un gioiello. Sia perchè l’ha assolutamente meritato, con una gara ai limiti della perfezione, sia perchè sulla Streif nessuno ti regala niente e solamente i campioni vincono. Per ulteriori informazioni chiedere a Kjetil Jansrud, che non saliva sul gradino più alto del podio da tempo immemore.

Che questo quinto posto di Mattia Case possa essere il punto di svolta della stagione per la nostra squadra? La speranza di tutti è proprio questa. Che dalla sfortuna sotto forma del ko di Dominik Paris, possa nascere qualcosa di diverso, una crescita generale che possa permetterci di vivere la dolorosa assenza del nostro faro producendo comunque qualcosa in ottica futura. 

 

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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Foto: Lapresse

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