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Sci alpino, ‘Slalom Parallelo’ Varettoni-Alfieri: Kilde, salgono le quotazioni. Italia donne, tecnica al potere. Ma questa Shiffrin…

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La Coppa del Mondo di sci alpino 2019-2020 ha appena scollinato oltre metà stagione e a livello maschile la sfida per la sfera di cristallo continua a essere aperta e impronosticabile; a livello femminile, il lungo weekend di Bansko ha regalato gloria imperitura all’Italia, ma anche lanciato Mikaela Shiffrin verso la conquista del quarto trofeo assoluto.

È giunto il momento, per noi, della tredicesima puntata di “Slalom parallelo”, sorta di botta e risposta tra Silvano Varettoni e Camilla Alfieri sulle stesse domande (ma senza conoscere l’uno le risposte dell’altra).

Bansko: un diluvio di emozioni in casa Italia. Vi lascio libertà di espressione… 

Silvano Varettoni:Cosa vi avevo detto settimana scorsa? Bansko, Bad Kleinkirchheim, La Thuile. Sono piste da italiane, molto difficili. Certo, secondo me quella bulgara non è proprio una discesa, se non nella parte alta. E’ un ‘supergigantone’. Ma a noi va benissimo così, visto quanto hanno raccolto le azzurre. Il punto chiave è semplice: le italiane sono state le uniche a provare a tirare le curve in conduzione, le altre mettevano sempre lo sci di traverso. Sul difficile Brignone e compagne non hanno rivali, se non Shiffrin. Le austriache? Brave sì, ma solo sui piani. Suter è un po’ migliorata a fare le curve, ma quelle di Bansko erano troppe anche per lei. Su Shiffrin poco da dire, ha fatto 250 punti in tre giorni, su tre gare. Ora le basta vincere anche in parallelo e combinata per fare la storia nella stessa stagione. Può ancora vincere tutte le coppe di specialità. Si sta gestendo molto bene, secondo me ha perso solo un po’ di brillantezza in slalom, ma perché si è concentrata di più su altre discipline. Sei vittorie e 13 podi su 21 gare. E’ sempre lei, la percentuale è quella, basta guardare vittorie, 66, e podi, 96. E a perso gare, vedi Soelden, anche per pochi centesimi. A Sochi e Garmisch può fare ancora benissimo”. 

Camilla Alfieri:Bansko è stato unica, forse inimitabile e se domenica Federica Brignone non fosse caduta, avrebbe potuto vincerne un’altra. Non c’è molto da dire, su queste piste tipo la ‘Marc Girardelli’, a parte Shiffrin non c’è chance per nessuno, vedi proprio la differenza tra chi scia e chi semplicemente si lascia portare dal pendio, per paura o minor capacità tecniche. E’ un film in qualche modo già visto e anche atteso, se vogliamo, da parte delle italiane”. 

Infortunio Paris, una disdetta. Come vedete il recupero e il resto dell’Italia maschile, senza di lui?

Silvano Varettoni:Se deve succedere, succede. C’è poco da dire. Inutile pensare al fatto che non dovesse allenarsi il giorno prima della prova cronometrata. Perché? Allora nemmeno il riscaldamento bisognerebbe farlo. E’ solo sfortuna. E i rimpianti sono tanti, visto come è andata a Kitzbuehel quest’anno, avrebbe potuto fare doppietta discesa-superG, tranquillamente. Sulla libera, mi dispiace per Feuz, secondo per la quarta volta. Non riesce proprio a vincere sulla Streif. Recupero? Credo che Domme sarà assolutamente pronto per le gare veloci di Lake Louise 2020, saltando magari Soelden, tanto la Coppa generale non è mai stata nei suoi pensieri. L’Italia senza di lui non ha mica fatto male, sapete? Bravo Casse davvero, in superG, e Matteo Marsaglia ha sbagliato due volte tra venerdì e sabato altrimenti sarebbe stato nei dieci in un caso nei cinque nell’altro. Ma è in ascesa. Mi preoccupa invece un po’ Buzzi, che va a corrente alternata: a tratti bene, a tratti male. E’ una situazione strana che non mi so spiegare. Ma per Garmisch sono fiducioso, visto anche il ritorno di Innerhofer“. 

Camilla Alfieri: Non ci voleva proprio visto come stava andando, però è anche il primo, vero infortunio serio della sua carriera, va accettato. Non è vecchio, ha 30 anni. E soprattutto rimane un fenomeno, per cui non credo sarà un problema. Il resto della squadra ha reagito bene direi, Mattia Casse è stato bravo, anche Matteo Marsaglia a modo suo si è fatto valere, ha mosso la classifica, diciamo. E’ chiaro che adesso  devi soprattutto ambire al… 5° posto, poi magari arriva anche un exploit. Però vedo che tutti si prendono tutti delle responsabilità in più”. 

Italia femminile: Brignone sta finalmente realizzando la sua stagione (quasi) perfetta. Bassino ha compiuto due passi avanti decisivi rispetto allo scorso anno. Cosa vi piace di più della borgarina?

Silvano Varettoni:Secondo me si sono verificate una serie di situazioni positive. Intanto, sottolineo l’importanza di una skiman come Petrulli, che ha grande esperienza e con De Aliprandini, tra i maschi, ha lavorato anche in velocità; poi il materiale, molto competitivo soprattutto quando il terreno porta gli sci a sbattere parecchio. Adesso la vera sfida per Marta rimane quella di andare bene su tutte le piste in discesa e superG, e non è facile, perché è ancora un po’ gracile e le manca scorrevolezza. Ma sulle parti tecniche è migliorata tantissimo e poi ovviamente podi e vittorie ti danno fiducia. E’ tutto a posto in questo momento nella sua testa e si sta dimostrando forte mentalmente: perché quella di Bansko era la sua vera grande occasione per fare bene in discesa e superG, viste le caratteristiche della pista, e lo ha fatto! Vuol dire che anche sotto questo aspetto è davvero al top”. 

Camilla Alfieri: “Marta è pazzesca perché riesce a sciare in modo impressionante, con morbidezza e leggerezza sulla neve, caratteristiche nessuno ha, al momento. Adesso non deve più dimostrare nulla, nemmeno a sé stessa. Quando ti sblocchi per la prima volta, e sei un fenomeno, poi ti senti libero da responsabilità e aspettative. Viaggi come un missile. Sta oggettivamente ottenendo risultati eccezionali, è serena, tranquilla. Per come scia, ribadisco: impressionante”. 

Siamo a fine gennaio e… ci risiamo: avete solo anche una minima idea di chi potrà vincere la Coppa generale a livello maschile? 

Silvano Varettoni: “Continuiamo a rincorrerci su questo argomento. Aspettiamo Zagabria, si era detto. Anzi no, le grandi classiche. Adesso vi dico: aspettiamo fine febbraio per vedere chi sarà ancora in lotta. Ma resta il fatto che Pinturault sta buttando via punti su punti, soprattutto in slalom, e in questo momento si sta facendo prendere dall’ansia. Ha paura di sprecare altri punti. Kristoffersen è lì, ma rimane un po’ in difficoltà. C’è poco da dire, se la giocheranno fino alle ultime gare. I discesisti stanno disputando una stagione spaziale e Mayer è impressionante perché fa solo discesa e superG, a parte il numero trovato in combinata e non sa nemmeno lui come. Kilde diventa ancor più pericoloso, a Garmisch ha già vinto e il gigante gli si addice. Può vincere anche il parallelo di Chamonix. E va detto che in slalom continuano a uscire fuori nuovi talenti che portano via punti a Kristoffersen e Pinturault. Non è facile per loro salire sul podio in quella specialità, devono andare al massimo. Sempre. Non basta fare il compitino”. 

Camilla Alfieri:La Coppa del Mondo maschile è sempre più fuori da ogni logica. Accadono cose incredibili. Alexis Pinturault butta via gare come se non ci fosse un domani. Gare che magari non dovrebbe nemmeno vincere, ma nelle quali andrebbe bene anche solo fare un po’ di punti. Kilde è sempre lì, dire che cosa potrà succedere a marzo è impossibile, a oggi. C’è la curiosità e l’interesse acceso per quello che accadrà da qui a Cortina. Non è poco“.

Elena Curtoni può inventarsi una carriera da vincente, adesso?

Silvano Varettoni:Sono veramente contento per lei, se lo merita. E’ stata anche molto sfortunata. Era partita molto bene 10 anni fa, da giovanissima, pur non essendo magari ancora forte mentalmente. Poi si è fatta male una prima volta e quando era arrivata al top, dopo aver avuto anche problemi di materiali con due cambi in mezzo, si è di nuovo infortunata e due volte. Adesso ha ritrovato la fiducia e ha un grande skiman, che è stato pure con me, Thomas Tuti. Ha lavorato molto bene dalla scorsa estate, sul difficile scia benissimo, fisicamente è a posto. Speravo facesse meglio nel superG, domenica, non è stata brava come sabato sul primo muro. Ma comunque è sempre lì, settima. Aspettiamo Sochi e Garmisch, quest’ultima è da sempre la sua pista”. 

Camilla Alfieri:Elena ha fatto fatica a riprendersi da due infortuni consecutivi e pesanti. Non tanto a livello fisico, perché ha una forza tremenda, ma a livello mentale. Non è facile ritrovare fiducia. E poi quando tu sei ferma e le altre vanno forte, è chiaro che ti poni qualche domanda, tipo “ma ci arriverò anche io? Sto perdendo il treno giusto?” Credo subentri anche questa componente psicologica. Poi arriva Bansko e bum! Diciamo che in tre giorni… se non ha risolto una carriera, ha risolto sicuramente una stagione. E a 28 anni no che non è tardi per vincere in serie. Non sei troppo giovane, ma nemmeno vecchia. Sei pronta a spaccare il mondo. Spero che Bansko sia stato soprattutto un modo per sbloccarsi e capire che vale tanto e può stare lì con le migliori in velocità”. 

LE PUNTATE PRECEDENTI

Prima puntata: il pre-Coppa del Mondo

Seconda puntata: l’analisi post-Soelden

Terza puntata: l’avvicinamento a Levi

Quarta puntata: il commento ai primi slalom stagionali

Quinta puntata: le prime gare in America

Sesta puntata: il bilancio dopo la trasferta nordamericana

Settima puntata: la concorrenza interna che aiuta l’Italia

Ottava puntata: la capacità di adattamento alle bizze del meteo

Nona puntata: le ultime gare dell’anno solare 2019

Decima puntata: il dopo-Zagabria

Undicesima puntata: che Brignone! 

Dodicesima puntata: Sestriere chiama Italia 

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gianmario.bonzi@gmail.com

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Foto: LaPresse & Silvano Varettoni

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