Arrampicata Sportiva

‘Sognando l’Olimpo’: Ludovico Fossali, il primo italiano a qualificarsi ai Giochi nell’arrampicata sportiva

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L’arrampicata sportiva sarà per la prima volta disciplina olimpica a partire dalla prossima edizione dei Giochi di Tokyo 2020. Anche l’Italia ha scritto un’importante pagina della storia di questo sport, visto che sarà tra i pochi Paesi che potranno contare su atleti qualificati sia nella gara maschile che in quella femminile. Proprio Ludovico Fossali è diventato il primo italiano in assoluto (seguito qualche settimana dopo da Laura Rogora) ad ottenere lo storico pass, nominale, a Cinque Cerchi.

Bisogna però subito specificare che lo sport dell’arrampicata sportiva comprende tre diverse discipline: lo speed, il boulder e il lead, ma a Tokyo conterà per le medaglie il risultato della combinata, che somma i piazzamenti ottenuti nelle tre prove sopraccitate. In poche parole, saranno avvantaggiati gli atleti più eclettici, in grado di fare bene nelle tre specialità. 

Ludovico Fossali, nato a Vignola (Modena) il 21 maggio 1997, si è avvicinato a questo sport a 5 anni, quando i suoi genitori lo hanno portato in palestra, vedendolo arrampicarsi su mobili e cancelli in casa. Il suo punto di forza è lo speed, la disciplina più rapida delle tre e che richiede una grande forza fisica e mentale, oltre ad una gran carica di adrenalina, visto che si lotta contro il cronometro. Nel 2011 Ludovico è entrato tra le fila della Nazionale giovanile italiana, con la quale ha ottenuto il titolo mondiale junior speed nel 2016. Da quel momento tutto è cambiato per il modenese, a cui è stato affidato un preparatore personale una volta ricevuta la notizia dell’ammissione di questo sport alle Olimpiadi a partire da Tokyo 2020.

Nel 2017 il 22enne entra in pianta stabile nella Nazionale senior, e subito arrivano i risultati: vince una tappa di World Cup ad Edimburgo ed arriva terzo nella tappa casalinga di Arco di Trento. Anche il 2018 ha riservato soddisfazioni, con il secondo posto nella tappa di Coppa del Mondo di Wujiang, e proprio nella città cinese è arrivata la terza piazza nel 2019, questa volta con la ciliegina del record italiano nello speed con 5″783 (tempo davvero stratosferico).

Il vero evento clou della stagione passata erano i Campionati Mondiali di Hachioji (Giappone), che rilasciavano i primi sette pass olimpici nella qualifica della combinata. Prima si sono disputati i titoli mondiali nelle singole specialità, i cui risultati hanno determinato i primi 20 atleti della classifica combinata che hanno lottato per contendersi il titolo, ma soprattutto i tanto agognati lasciapassare per i Giochi nipponici. Fossali ha iniziato con un 49° posto nel boulder, a cui è seguito il 61° nel lead. Per rientrare tra i primi venti della combinata Fossali doveva compiere un capolavoro nel suo amato speed.

Il 17 agosto 2019 Ludovico compie l’impresa: diventa campione mondiale nello speed battendo in finale il ceco Kriz dopo una gara ricca di colpi di scena. Questo risultato, oltre al prestigio del titolo iridato, lo fa risalire in classifica di combinata fino all’ottavo posto, e dunque tra i venti atleti che due giorni dopo si sarebbero giocati la qualifica olimpica. Oltre a Fossali, anche gli azzurri Stefano Ghisolfi (16°) e Michael Piccolruaz (20°) hanno accesso alla gara decisiva per i ticket a Cinque Cerchi. La qualifica della combinata parte subito bene per il modenese, con il secondo posto nello speed, ma poi deve stringere i denti e, nonostante il 20° posto sia nel boulder che nel lead, ottiene il nono posto nella classifica finale ed il pass per Tokyo 2020 (4 giapponesi davanti a lui con soli due pass possibili per ogni Paese).

In vista di Tokyo 2020, Fossali dovrà migliorare molto nel boulder e nel lead (suoi punti deboli) se vorrà davvero giocarsi ogni possibilità di podio, ma le buone notizie non finiscono qui: per Parigi 2024 molto probabilmente lo speed diventerà singola gara da medaglie, e a quel punto si potrebbe sognare ancora più in grande.

Possibilità di podio a Tokyo 2020 (da 1 a 5 stelle): **

Maurizio Contino

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Prima puntata: Marco Lodadio
Seconda puntata: Simona Quadarella
Terza puntata: Gianmarco Tamberi
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Foto: Federclimb

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