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Tour de Ski 2020, la tappa finale sul Cermis: i possibili distacchi e chi potrebbe rimontare

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Tutto pronto per il gran finale sul Cermis di domani per il Tour de Ski 2020, valido per la Coppa del Mondo di sci di fondo: al termine della sesta tappa, considerata anche la durezza dell’ultima frazione, nulla può essere dato per scontato circa l’esito della manifestazione. I colpi di scena domani potrebbero essere diversi, sia tra gli uomini che tra le donne: unica variabile che non possiamo conoscere è quanta benzina sia rimasta in corpo a ciascun atleta. Sarà importante anche sottolineare come il format scelto per la scalata di domani potrebbe ulteriormente sparigliare le carte in tavola togliendo i riferimenti del passato: la mass start fa sì che chi sarà chiamato a recuperare potrebbe non riuscire a scrollarsi di dosso chi invece gode del vantaggio accumulato fino ad oggi, regalando così una chiave di lettura delle tattiche di gara completamente diversa rispetto a quella di una pursuit.

Si marcheranno certamente a vista tra gli uomini il norvegese Johannes Klaebo ed il russo Alexander Bolshunov, divisi da appena 1″ in favore del primo, ma non starà certamente a guardare l’altro russo Sergey Ustiugov, staccato di 15″ in graduatoria. Nonostante gli altri distacchi siano molto alti, però, guai a dare per conclusa la lotta per il podio: meriterà grande attenzione il norvegese Sjur Roethe, lo scorso anno capace di staccare il miglior crono nell’ascesa finale, rifilando grandi distacchi a tutti gli atleti che ora gli sono davanti nella generale: 1’15” ad Ustiugov, 2’02” a Bolshunov e 2’19” a Klaebo: Difficile pensare che domani il norvegese possa rifilare oltre 2′ a tutti i tre avversari, ma non è nemmeno così impensabile che possa trovare un posto sul podio.

La lotta non sarà da meno in campo femminile, dove comunque sono diverse le atlete molto vicine: la norvegese Therese Johaug guida con appena 3″ sulla connazionale Astrid Jacobsen e 14″ sulla russa Natalia Nepryaeva, ma nella scorsa edizione il Cermis fu il palcoscenico dell’assolo di un’altra norvegese, Ingvild Oestberg, la quale, nonostante avesse in pugno la competizione, fece segnare anche il miglior tempo di scalata, completando il suo dominio. Domani Oestberg partirà con 23″ di ritardo in classifica da Johaug, la quale però era assente lo scorso anno, avendo scelto di concentrarsi sui Mondiali. Potrebbero rientrare almeno nella lotta per il podio la norvegese Heidi Weng, quinta a 47″, e la svedese Ebba Andersson, sesta a 1’07”.

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roberto.santangelo@oasport.it

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Foto: Pier Colombo

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