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Tour Down Under 2020: Samuele Battistella al debutto da professionista. Il campione del mondo U23 si cala nella mischia

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Quando arrivi a finire una stagione con la maglia arcobaleno sulle spalle, anche se il titolo iridato che hai ottenuto è quello degli U23, non puoi che ripresentarti ai nastri di partenza con il soffio dei più attenti addetti ai lavori a spingerti e i burroni delle aspettative da non tradire a metterti in difficoltà. Samuele Battistella, dopo il superlativo titolo mondiale ottenuto nello Yorkshire, si cala nel gruppo dei grandi, la maglia della NTT sulle spalle e un Tour Down Under in cui poter già dimostrare tanto.

Dopo il passaggio di squadra dalla continental Dimension Data, il campione del mondo U23 si presenterà alla corsa a tappe australiana che andrà in scena dal 21 al 26 Gennaio, come uno dei quattro atleti della NTT presenti nella prima manifestazione di questo 2020 (segno già di grande fiducia), insieme con gli aussie Ben O’Connor e Benjamin Dyball e al sudafricano Ryan Gibbons.

Corridore dotato di grande eclettismo, il veneto classe 1998 è stato capace nella sua carriera tra gli under di mostrare ottime qualità in salita, tanto nelle salite più lunghe quanto soprattutto negli strappi più brevi. Dotato di un ottimo spunto veloce e di molto margine a cronometro, Battistella si candida nel futuro più prossimo a protagonista per le corse da un giorno più dure come ad esempio la Liegi-Bastonne-Liegi e, in caso di alcuni accorgimenti più che alla portata, come possibile nome di spicco anche nelle grandi corse a tappe.

Definito da molti come il più grande talento italiano nato negli anni 90′, il nativo di Castelfranco Veneto si interfaccerà quindi nel mondo dei professionisti in una breve corsa a tappe che sembra sposarsi molto bene con le sue doti,  come dimostra l’albo d’oro della competizione che annovera atleti con caratteristiche molto simili alle sue e, ovviamente, molta più esperienza

Senza particolari ambizioni di classifica, in una corsa che vedrà al via assolute star come il francese Romain Bardet, il tasmaniano Richie Porte, il vincitore delle edizioni 2018 e 2019 Daryl Impey e il fuoriclasse irlandese Sam Bennett, il giovane azzurro andrà a caccia probabilmente di una situazione favorevole ad ottenere quantomeno un piazzamento di rilievo in una delle sei tappe in programma con un occhio sempre vigile sulla classifica della maglia nera (dedicata al miglior under-25 in gara).

Un risultato non eclatante nel primo vero evento di questo 2020 non ci dovrà però far ricredere sulle potenzialità del giovane veneto che ha sempre trovato un po’ di difficoltà di ambientamento nelle stagioni in cui si trovava costretto a cambiare categoria e che quindi potrà fisiologicamente subire il grande salto tra i pro. I preludi per un astro nascente del ciclismo mondiale in casa Italia restano comunque evidenti e, senza metter troppa pressione sulle spalle di questo ragazzo, l’intero panorama ciclistico nazionale si attende davvero tanto da colui che proprio l’anno scorso si è laureato campione del mondo a livello giovanile.

michele.giovagnoli@oasport.it

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