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Volley femminile, il problema ricezione per l’Italia verso le Olimpiadi di Tokyo 2020. L’infortunio di Lucia Bosetti mette in difficoltà Mazzanti

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Uno dei punti di forza dell’Italia di Davide Mazzanti, nel cammino di grandi risultati ottenuti negli ultimi due anni, è stata la ricezione. Da una parte Moki De Gennaro a sobbarcarsi metà campo, dall’altra Lucia Bosetti a prendersi una bella fetta del rettangolo di gioco, lasciando a Miriam Sylla o chi per lei una zona difficile da raggiungere con frequenza dalle battitrici avversarie. Percentuali bulgare di positività, palla spesso in testa a Ofelia Malinov e gioco azzurro sempre molto credibile e imprevedibile, con una bocca da fuoco come Paola Egonu, l’attaccante più importante nello scacchiere azzurro, spesso e volentieri chiamata in causa non con il muro piazzato di fronte.

La situazione, questa, che tutti gli allenatori vorrebbero avere: Lucia Bosetti come valore aggiunto in seconda linea e in grado, soprattutto con la tecnica, di essere molto efficace anche in attacco, specialmente contro muri non piazzatissimi come le capita spesso visto che non è l’attaccante più utilizzata da Malinov. L’infortunio della giocatrice lombarda di Scandicci apre una falla nell’impianto azzurro in vista delle olimpiadi di Tokyo 2020. Giocatrici simili a Bosetti non ce ne sono nel panorama dell’eccellenza azzurra. Si stanno cercando di costruire nel “laboratorio” del Club Italia ma il clan azzurro potrà usufruirne in vista di Parigi 2024 magari. Per ora si deve fare di necessità virtù e le due giocatrici designate ad una eventuale sostituzione di Lucia Bosetti non assicurano altrettanta solidità in seconda linea e costringeranno Moki De Gennaro ad un super lavoro e magari all’utilizzo più frequente di Beatrice Parrocchiale nel ruolo di jolly di seconda linea.

Nulla è perduto, sia chiaro, sul possibile recupero di Lucia Bosetti che a marzo o aprile tornerà ad allenarsi come da tempi prestabiliti. Bisognerà vedere se prevarrà la capacità della esperta lombarda di smaltire in fretta la ruggine e mettersi in condizione o la difficoltà nel ritrovare il ritmo partita dopo sei mesi di stop. Il tempo per entrare in forma in vista dell’appuntamento di luglio c’è, la benzina in corpo per Lucia Bosetti non sarà quella dei tempi migliori e dunque, in ogni, caso, le alternative saranno fondamentali. Mazzanti sembra avere le idee piuttosto chiare nell’affidarsi alla esperienza e alle capacità di Indre Sorokaite che ora spesso trova il posto da titolare nelle file di Conegliano “pigliatutto” e potrebbe presentarsi al meglio all’appuntamento giapponese, senza però assicurare gli stessi numeri di Bosetti in seconda linea. Miriam Sylla sarà chiamata sicuramente a prendersi maggiori responsabilità (anche in termini di metri quadrati di competenza) in campo e tutto sommato ha dimostrato a Conegliano di saper affrontare questo tipo di situazioni con buoni risultati.

La sorpresa, in fase di ricezione, potrebbe chiamarsi Elena Pietrini. L’infortunio di Bosetti ha aperto la strada della maglia da titolare a Scandicci all’atleta nata a Imola che si sta sottoponendo alla “cura Mencarelli” con buoni risultati di partenza. Come situazione di emergenza può essere più che positiva, ammesso che, come auspicabile, Pietrini e Mazzanti ritrovino il feeling dei giorni migliori ma la diplomazia azzurra è già al lavoro per risanare la questione.

Il tutto senza dimenticare il ritorno su ottimi livelli di Caterina Bosetti, che sta facendo bene in campionato sia in ricezione sia in attacco e Mazzanti ne terrà sicuramente conto, e le percentuali in ricezione di Chiara Di Iulio che a Novara si è ritagliata uno spazio importante proprio grazie ai fondamentali di seconda linea.

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Foto: FIVB

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