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Vuelta a San Juan 2020, i favoriti. Occhi puntati su Evenepoel e Alaphilippe, Ganna può fare bene

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Tra due giorni, in Argentina, inizierà la Vuelta a San Juan, gara a tappe che inaugura le neonate Pro Series. Sette le frazioni in programma, tra le quali le due decisive saranno una cronometro di 15 km, che si svolgerà il 28 gennaio, e il classico arrivo in salita sull’Alto Colorado, una salita lunghissima, ma dalle pendenze non esagerate, che verrà affrontato nel corso della tappa del 30 gennaio. In una gara ove questi sono i punti chiave, i favoriti sembrerebbero essere i due assi della Deceuninck-Quick Step Remco Evenepoel e Julian Alaphilippe.

L’anno scorso furono rispettivamente 2° Alaphilippe, con due vittorie di tappa, e 9°, alla prima gara tra i professionisti, Evenepoel. Dati i miglioramenti fatti da giugno 2019 in poi, però, viene logico pensare che il primo favorito possa essere proprio il secondo, il quale, date le sue caratteristiche di passista-scalatore, è probabilmente il più adatto a un tracciato che prevede una prova contro il tempo e un’ascesa di 15 km al 4,4% di media.

I rivali principali dei Deceuninck-Quick Step verosimilmente saranno il veterano spagnolo Oscar Sevilla (Medellin), il quale nelle ultime tre stagioni è sempre arrivato sul podio qua al San Juan, lo statunitense vincitore del Giro di Sicilia Brandon McNulty (UAE Team Emirates), un ragazzo che va forte in salita, ma anche a cronometro, disciplina in cui ha vinto il titolo iridato da juniores e in cui è giunto sul podio mondiale due volte da U23, e il francese Guillaume Martin (Cofidis), vincitore della frazione con arrivo sull’Etna proprio al Sicilia e 12° all’ultimo Tour de France.

E’ lecito aspettarsi ottime cose anche dal capitano della nazionale azzurra Filippo Ganna, il quale è ovviamente uno dei più forti cronoman al via e dimostrò già due anni fa, quando poi concluse terzo nella classifica generale, di potersi difendere molto bene sull’Alto Colorado. Tra gli italiani, inoltre, potrebbero fare una buona classifica anche gli scalatori Simone Ravanelli (Androni) e Matteo Fabbro (Bora).

In casa della vincitrice uscente Movistar, invece, le punte saranno il mai realmente ritrovato Carlos Alberto Betancur e il padrone di casa Eduardo Sepulveda. Rimanendo in tema corridori locali, i maggiori inidiziati a fare una buona classifica sono Nicolas Tivani (Asoc.Civil Agrup.Virgen de Fátima), ragazzo cresciuto nella Trevigiani che l’anno scorso fu 15°, Ricardo Escuela (Asoc.Civil Agrup.Virgen de Fátima), 17° nel 2019, Dani Diaz (Transporte Puertas del Cuyo), già vincitore in carriera del Tour de San Luis, predecessore del San Juan, e Nicolas Naranjo (Asoc.Civil Agrup.Virgen de Fátima) che pochi giorni fa ha dominato il Giro del Sol San Juan.

Rimanendo in America meridionale, ma spostandoci un po’ più su, in casa Medellin sono presenti anche Cesar Paredes, 7° l’anno scorso, e José Tito Hernandez, 4° alla Vuelta a Colombia 2019 a pochi secondi dal compagno Sevilla terzo. Sarà una presenza probabilmente utile solamente per fare colore, invece, quella del grande José Rujano (Venezuela), il minuscolo grimpeur che fu 3° al Giro 2005 e 7° al Giro 2011. José è tornato a correre l’anno scorso e vuole strappare il pass per le Olimpiadi, ma al recente Giro del Sol San Juan è sembrato abbastanza spuntato e nemmeno nel 2019, pur non sfigurando quando ha attaccato il numero alla schiena, vedi 5° posto alla Vuelta a Venezuela e 10° al Tour de Guadeloupe, ambedue gare che durano più di una settimana, ha incantato.

Tra gli altri nomi che potrebbero fare classifica citiamo il canadese Rob Britton (Rally Cycling), vincitore del Tour of Utah 2017, il panamense Franklin Archibold, ragazzo visto anche qua in Europa, ove fu 15esimo al Tour de l’Avenir 2018, che a fine novembre ha dominato la Vuelta a Chiriquí, gara casalinga che prevede un’ottima partecipazione per quanto concerne il livello sudamericano, il colombiano Miguel Florez (Androni), già 21esimo l’anno scorso, lo spagnolo Fernando Barcelo (Cofidis) e il trio della Taviria composto dallo scalatore lusitano Frederico Figueiredo, 5° alla Volta a Portugal 2018, dal veterano spagnolo Alejandro Marque, vincitore del Tour of China II nel 2018 e proprio della grandissima nel 2013, e dal russo Aleksandr Grigoriev 14° al San Juan 2019.

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Foto: Lapresse

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