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Atletica, Leonardo Fabbri: il nuovo colosso dell’Italia. Il gigante dal peso d’oro, tra il record e il sogno della finale olimpica

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Leonardo Fabbri ha scritto un piccolo pezzo di storia della nostra atletica leggera realizzando il record italiano di getto del peso indoor: dopo 33 anni un azzurro è riuscito ad abbattere il muro erto da Alessandro Andrei, a Stoccolma (Svezia) ha spedito l’attrezzo a 21.59 metri e ha migliorato il precedente primato di cinque centimetri. Il toscano è cresciuto in maniera esponenziale nelle ultime settimane, in Sudafrica aveva timbrato un sontuoso 21.32 all’aperto e poi in sala si era spinto fino a 21.11 in quel di Ostrava prima della bordata di ieri. Il 22enne ha un futuro roseo davanti a sè, è giovane e promettente ma allo stesso tempo è già una bella realtà: il panorama italiano ha sempre faticato a decollare nel settore dei lanci, le ultime gioie arrivarono per merito di Paolo Dal Soglio che guarda caso è l’allenatore proprio del ribattezzato Fabbrino.

Stiamo parlando di un gigante di due metri per 136 kg, un vero e proprio colosso che sta scalando le gerarchie internazionali e che ora sembra essere entrato in una nuova dimensione, un vero e proprio un fulmine a ciel sereno nell’atletica italiana che si aggrappa a pochi talenti di spicco e che è malata da ormai troppo tempo. Leonardo Fabbri è stato letteralmente incontenibile nelle dichiarazioni rilasciate dopo il record italiano timbrato ieri sera, ha annunciato di poter già avvicinarsi ai 22 metri e di puntare alla finale delle Olimpiadi di Tokyo 2020. Oggettivamente non ha fatto un volo pindarico, sono degli obiettivi raggiungibili considerando lo stato di forma attuale e la crescita esponenziale delle ultime settimane. Gli avversari in giro per il pianeta sono però davvero straripanti, basta pensare a quanto successo agli ultimi Mondiali con Joe Kovacs trionfatore (22.91) per un centimetro davanti a Tom Walsh e Ryan Crouser.

Nella passata stagione si sono visti ben otto uomini oltre i 22 metri (vanno ricordati anche Darlan Romani, Bob Bertemes, Michal Haratyk, Konrad Bukowiecki, Tomas Stanek, Filip Mihaljevic) ma la nuova stella del firmamento azzurro proverà a inserirsi perché, dopo aver sfiorato l’accesso all’atto conclusivo dell’ultima rassegna iridata (eliminato con un ottimo 20.75), non si può smettere di sognare e l’ingresso tra i migliori 12 ai Giochi non è pura utopia ma una missione realizzabile. È davvero un gran peccato che i Mondiali Indoor siano stati cancellati a causa del coronavirus, rivedremo Leonardo Fabbri in due gare in Spagna settimana prossima (a Sabadell il 19 febbraio, a Madrid due giorni dopo) e poi ai Campionati Italiani Assoluti del 22-23 febbraio ad Ancona.

 

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stefano.villa@oasport.it

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Foto: FIDAL/Colombo

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