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Basket: A Celebration of Life, il giorno del memorial di Kobe e Gianna Bryant allo Staples Center di Los Angeles
Una mattina di ricordo, quella dello Staples Center di Los Angeles, per Kobe e Gianna Bryant. “A Celebration of Life“, questo il nome ufficiale della cerimonia che si è tenuta nell’arena in cui il Black Mamba ha scritto la propria leggenda lungo i suoi vent’anni con i Los Angeles Lakers.
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Ventimila le persone presenti all’interno dell’arena (e nessuna fuori, visto che è stato espressamente chiesto di evitare assembramenti all’esterno), tra cui alcune delle maggiori personalità della NBA e non solo: gli attuali Lakers da LeBron James e Anthony Davis in poi, gli ex compagni come Steve Nash, l’allenatore degli anelli Phil Jackson, e poi James Harden, Russell Westbrook, Steph Curry,Tony Parker, Manu Ginobili, Gregg Popovich, Bill Russell, Magic Johnson, Kareem Abdul-Jabbar, Doc Rivers, Adam Silver, ma anche Jennifer Lopez, Jay-Z, Kanye West, Kim e Khloe Kardashian, Michael Phelps.
Beyoncé ha aperto la celebrazione eseguendo “XO“, una delle canzoni preferite di Kobe, e “Halo“. Vanessa Bryant ha poi dedicato un discorso che è già diventato un “instant classic”, struggente, nel ricordo del marito e della figlia, e alla fine è stata aiutata a scendere le scale da Michael Jordan. Sono poi intervenute tre grandi figure del basket femminile, che il Black Mamba ha sempre rispettato: Diana Taurasi, la più forte giocatrice dell’era moderna, Sabrina Ionescu, star delle Oregon Ducks e futura stella della WNBA, e Geno Auriemma, iconico allenatore della selezione femminile di UConn, la University of Connecticut, in NCAA.
Dopo questo terzetto, si è presentato Rob Pelinka, l’attuale GM dei Lakers e amico di Kobe. Il secondo intervento musicale è stato di Alicia Keys, che ha eseguito al pianoforte la Sonata al chiaro di luna di Beethoven, che il due volte oro olimpico aveva imparato a orecchio in pochi giorni per dedica alla moglie.
Si è quindi ripresentato al centro dello Staples Center il simbolo stesso della pallacanestro, Michael Jordan, tenendo un discorso in cui ha ricordato tanti momenti passati a discutere, a qualsiasi ora, di tecnica cestistica con Kobe. “Quando Kobe è morto, un pezzo di me è morto. Guardandomi intorno, è morto anche un pezzo di voi, altrimenti non sareste qui“. A seguire, Shaquille O’Neal ha regalato alla folla, nel suo stile mai banale, risate a scena aperta con una scena dal passato. Shaq a Kobe: “There’s no I in team” (Non c’è “io” in “team”); Kobe a Shaq: “I know, but there’s a M-E in m****-f****” (Lo so, ma c’è un M-E in “str****”). Chiusura della cerimonia affidata a Christina Aguilera, che ha eseguito l’Ave Maria in lingua italiana.
A intervallare tutti questi momenti Jimmy Kimmel, celebre conduttore dello show che, sulla ABC, porta il suo nome dal 2003. Nel corso della celebrazione sono stati mostrati, tra gli altri, un filmato della Nike in memoria di Kobe, e il cortometraggio “Dear Basketball“, con il quale il giocatore riuscì a vincere un Oscar. E chiuse con la lingua della terra in cui è cresciuto, l’Italia, parlando alla moglie e alle figlie: “Ti amo con tutto il cuore“.
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federico.rossini@oasport.it
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Foto: LaPresse