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Basket, Coppa Intercontinentale 2020: la Virtus Bologna sfida Tenerife per mettere in bacheca il trofeo per la prima volta

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Questa sera, alle ore 20.00, la Virtus Bologna scenderà in campo al Pabellón Insular Santiago Martín di San Cristobal de la Laguna per fare la storia, per mettere per la prima volta in bacheca la Coppa Intercontinentale, giunta alla sua ventinovesima edizione. Le V nere sfideranno dunque i padroni di casa del Tenerife con l’obiettivo di conquistare il primo trofeo della stagione e di diventare il quinto club italiano ad iscriversi all’albo d’oro (dopo Varese, Cantù, Roma e Milano).

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Il team allenato da Aleksandar Djordjevic partecipa alla Coppa Intercontinentale 2020 in quanto squadra detentrice della Basketball Champions League, la prima competizione europea targata FIBA. I bianconeri di Bologna, protagonisti di un grandioso avvio di stagione contraddistinto dal primo posto in campionato e dalla qualificazione alle Top 16 di EuroCup, hanno superato agevolmente il primo ostacolo posto sul loro cammino: venerdì sera, infatti, la Virtus ha sconfitto in maniera netta gli argentini del San Lorenzo de Almagro (campioni della Liga de las Americas) con il punteggio di 75-57. Djordjevic si è anche concesso il lusso di tenere a riposo Milos Teodosic, provato dalle fatiche del match di EuroCup contro il Partizan Belgrado e tenuto fresco in vista della finale di stasera: in assenza del leader tecnico, si sono messi in evidenza Vince Hunter (16 punti), Giampaolo Ricci (doppia doppia da 10 punti e 10 rimbalzi) e Stefan Markovic (9 punti e 4 assist).

Al termine del match, il coach serbo si è detto soddisfatto della performance della squadra: Siamo venuti qui con grande orgoglio. Rappresentiamo la Virtus Bologna ma anche noi stessi e le nostre famiglie per tutti questi motivi dobbiamo essere orgogliosi. Adesso pensiamo alla finale, che è qualcosa di prezioso. Volevo trasmettere la giusta energia e sicurezza ai giocatori: non era facile perchè è stato uno sforzo incredibile per tutti. I ragazzi hanno dato il massimo, sono molto orgoglioso di loro. La cosa più importante, e difficile, è stata resettare la mente dopo la partita di mercoledì. I nostri avversari erano qui da giorni, era una situazione completamente diversa dalla nostra e per questo avevano energia da mettere sul campo. Il nostro picco di preparazione è per questo periodo, sapevamo come arrivare con l’energia giusta perché dietro c’è grande pianificazione e oggi l’abbiamo fatto”.

Il Tenerife, invece, partecipa alla competizione in quanto club ospitante e in semifinale ha avuto la meglio sui Rio Grande Valley Vipers (detentori della G League) con il punteggio di 110-89. La partita è stata in grande equilibrio per tre quarti, prima che gli spagnoli prendessero il largo nell’ultimo periodo di gioco, nel quale hanno praticamente doppiato i loro avversari (parziale di 40-21). Il grande protagonista del match è stato il ventiduenne Santi Yusta, autore di 31 punti. Il team delle Canarie occupa il quarto posto nella Liga ACB con il record di 13-7, mentre in Champions League ha guadagnato l’accesso agli ottavi di finale con il secondo posto nel gruppo C (11-3).

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antonio.lucia@oasport.it

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Credit: Ciamillo

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