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Biathlon
Biathlon, Danilo Riethmueller chiude i Mondiali giovanili 2020 di Lenzerheide trionfando nell’inseguimento. Anastasia Shevchenko bissa l’oro tra le ragazze
I Mondiali giovanili 2020 di biathlon si sono conclusi oggi a Lenzerheide (Svizzera) con i due inseguimenti della categoria Junior e gli ultimi due titoli iridati di questa manifestazione sono andati al tedesco Danilo Riethmüller e alla russa Anastasia Shevchenko. L’Italia chiude la giornata con il bronzo ottenuto questa mattina da Linda Zingerle nella categoria youth femminile, dove per altro sono arrivate tutte e quattro le medaglie raccolte in questa edizione, una per ogni competizione. Agli argenti ottenuti nella staffetta femminile e nell’individuale da Rebecca Passler si sono infatti aggiunti questo weekend i due podi della diciassettenne figlia d’arte altoatesina, rialzando i riflettori su un settore che continua a promettere grandi cose per il futuro anche in ottica delle Olimpiadi casalinghe del 2026.
L’inseguimento maschile è stato letteralmente spettacolare e dopo una serrata battaglia fino all’ultimo metro è stato il tedesco Danilo Riethmüller a conquistare il primo titolo iridato della carriera e la seconda medaglia, dopo il bronzo nell’Individuale della passata stagione a Brezno-Osrblie in Slovacchia. Una competizione con moltissimi errori e ribaltamenti di fronte, dove il norvegese Vebjørn Sørum, partito col pettorale uno, ha commesso 5 errori ed è stato anche coinvolto in una caduta nel secondo giro causata dal bielorusso Dzmitry Lazouski. Nonostante questo lo scandinavo è stato molto vicino ad agguantare il quartetto di testa a metà ultimo giro, salvo poi finire del tutto la benzina e rialzarsi stremato nel finale, chiudendo sesto a 23″. A contendere la vittoria al tedesco sono stati lo stesso Lazouski, lo sloveno Alex Cisar, il norvegese Fredrik Bucher Johannessen e uno scatenato russo Said Karimulla Khalili. Quest’ultimo, uscito con distacco dopo la quarta serie, ha inserito le marce altissime nell’ultimo passaggio ed è andato a sfiorare il colpaccio, rimanendo beffato solo da Riethmüller in volata ma consolandosi con un argento di valore. Il bronzo alla fine se lo mette al collo Cisar, che deve arrendersi allo sprint dei primi due ma ha facilmente la meglio del bielorusso e dello scandinavo.
Per l’Italia è arrivata un’altra ottima prova sugli sci di Tommaso Giacomel, rovinata però da 5 errori commessi tra le due serie a terra ai quali se ne è aggiunto un altro anche in piedi. Per il trentino di Primiero alla fine è arrivato oggi un dodicesimo posto a 1’06”, proprio davanti all’amico e compagno di mille battaglie Didier Bionaz bravo invece a limitare i giri di penalità a due, entrambi in piedi. 34ma posizione per il più esperto altoatesino Patrick Braunhofer, distanziato di 3’20” con una sola penalità.
Nell’ultima prova in assoluto alla Biathlon Arena di Lenzerheide invece il podio è restato perfettamente immutato rispetto alla sprint, con la russa Anastasia Shevchenko ancora perfetta al tiro (30/30 in questo weekend per lei) e brava a gestire ogni assalto rivale, conquistando il secondo oro della propria carriera nuovamente davanti alla norvegese Äsne Skrede e alla bulgara Milena Todorova. La scandinava ha mancato un solo bersaglio nella seconda serie e ha chiuso a 15″ dalla vincitrice, anche grazie all’ultimo giro non superlativo di Shevchenko che non aveva motivo di andare oltre soglia. Il bronzo viene confermato come anticipato da Todorova (+50″), che può recriminare per due errori commessi nella prima delle serie in piedi che sono risultati alla fine gli unici del suo inseguimento. Appena fuori dal podio tre diciannovenni i più interessanti prospetti attuali offerti dal biathlon: la tedesca Lisa Maria Spark (+1’10” con 1 errore), la francese Camille Benend (+1’13” con 1 penalità) e la svizzera Amy Baserga (+1’20 con due bersagli mancati).
L’Italia si consola con il dodicesimo posto di Samuela Comola, brava a ritrovare la sua arma principale ovvero la precisione al tiro e chiudere a 2’21” con 19 bersagli colpiti su 20. Stesso numero di errori anche per la diciannovenne valdostana Beatrice Trabucchi, che recupera 6 posizioni rispetto al pettorale di partenza e termina 21ma a 3’04” dalla testa.
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Foto: Ibu Junior Cup