Biathlon
Biathlon, Dorothea Wierer: “Non è facile sparare se ti tremano le gambe”; Carrara: “Non mi aspettavo l’ultima frazione”
Vi riportiamo le dichiarazioni delle azzurre dopo la staffetta femminile dei Mondiali 2020 di biathlon, in corso di svolgimento ad Anterselva, che hanno visto l’Italia concludere la gara in decima posizione: quarta medaglia d’oro per la Norvegia con una grandissima Marte Oslbu Roeiseland a chiudere, mvp della gara odierna che portato sul gradino più alto del podio anche Synnoeve Solemdal, Ingrid Tandrevold e Tiril Eckhoff, difendendo il titolo conquistato a Östersund. Seconda posizione e argento per la Germania con Karolin Horchler, Vanessa Hinz, Franziska Preuss e Denise Herrmann, con quest’ultima che ha sopravanzato nell’ultimo giro una sorprendente Olena Pidhrushna per l’Ucraina (Anastasiya Merkushina, Yuliia Dzhima, Vita Semerenko, Olena Pidhrushna ) alla prima medaglia di questi campionati.
Un’Italia arrembante fin dalla prima frazione, dove come di consueto è stata schierata Lisa Vittozzi: “Ho cercato di cancellare le brutte gare recenti, però l’importante è rialzarsi. Il biathlon è sempre imprevedibile, chiaro che ci speravamo alla medaglia fino alla fine ma ovviamente ci sono tante variabili. Purtroppo è andata così, accettiamo il risultato e lavoreremo per fare sempre meglio. Nella composizione ci sarà sempre una polemica, lo staff ha preso questa decisione per cui noi ci credevamo a prescindere dallo schieramento. E’ stata molto importante la mia prestazione, voglio ripartire ritrovando me stessa e le mie buone sensazioni, il resto verrà. Ho dato veramente tutto e volevo fare bene, ho ritrovato la voglia di divertirmi e non cercare i risultati, quindi penso gara per gara. Voglio ancora divertirmi e dare ancora spettacolo al poligono”.
Dorothea Wierer ha fatto sognare il pubblico italiano presente, portando l’Italia con un margine di oltre un minuto sulle rivali per il podio dopo la seconda frazione: “In questa stagione non siamo mai riuscite a fare una bella staffetta, ovviamente le altre nazioni hanno sparato meglio, ma per le nostre compagne non è facile sparare in piazzola uno con questo vantaggio. Ero nervosa nell’ultima serie quindi si può immaginare come lo fossero Federica e Michela. Anche io ho girato nella single mixed per cui quando ti tremano le gambe non è facile, può capitare a tutti. Ho fatto una bella serie in piedi, solitamente sono più in controllo per coprire i bersagli, oggi ho rischiato di più ed è andata a buon fine. Sto ancora bene dopo le sei gare disputate, domani ho ancora una gara importante in cui sentirò di più la stanchezza ma cercherò di tenere duro e dare il massimo. La più temibile è chiaramente Marte Olsbu Roiseland, non tutti gli atleti hanno la possibilità di poter essere campioni in carica e difendere il pettorale giallo, cercherò di godermi anche questa gara, riposare bene e domani sarà davvero importante gestire bene il poligono”.
Dispiaciuta Federica Sanfilippo, la quale ha sofferto nel secondo poligono dove è incorsa in due giri di penalità che hanno compromesso i sogni di medaglia italiani: “Per me era una situazione nuova, trovarmi ai Mondiali in testa davanti al pubblico di casa e spero di imparare qualcosa. Mi dispiace molto per la mia squadra, perchè eravamo in ottima posizione dopo le prime due frazioni e purtroppo è andata così. Devo dire che non sono al top al momento e ovviamente quando non ti senti al massimo anche la testa patisce. Non è la prima volta che mi trovo a gestire questo vantaggio, però se sono tranquilla posso lavorare bene. Peccato perchè avevamo degli ottimi materiali, purtroppo lungo tutta la stagione ho faticato in staffetta e non sono riuscita a esprimere il mio valore. Devo staccare, parlare con gli allenatori e cercherò di non pensare al biathlon e poi si riparte da zero e dovrò avere pazienza, arriveranno giorni migliori”.
Michela Carrara è dispiaciuta della sua gara, dove è incorsa nel giro di penalità dopo la serie a terra, tagliando il traguardo in seguito in decima posizione: “Ho avuto il cambio in una posizione dove ce la si poteva giocare per un buon piazzamento, purtroppo ho sparato male a terra e ho compromesso la gara. Sugli sci non ho voluto forzare per attaccarmi alle big per gestire meglio il poligono, mi spiace per i bersagli mancati. Sicuramente non mi aspettavo di gareggiare in ultima frazione ma non mi sono messa pressione, non sapevo come sarebbe andata la gara. Nelle prime due frazioni siamo andate molto bene, però è andata così. Non sono felice della mia gara, forse la mia peggiore staffetta in Coppa del Mondo, ma ne trarrò alcune indicazioni come esperienza per il futuro”.
nicolo.persico@oasport.it
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Foto: Federico Angiolini