Biathlon
Biathlon, le dichiarazioni del post gara. Tutta la gioia di Fabrizio Curtaz: “In Russia non avrebbe vinto”
“In Russia probabilmente non avrebbe vinto questa gara“. Fabrizio Curtaz, direttore tecnico dell’Italia del biathlon, esprime tutta la sua gioia per il secondo titolo mondiale conquistato sulla neve di casa grazie ad una stratosferica Dorothea Wierer. “Ha vinto perchè è stata la più forte di tutti, più di testa che sugli sci, però non dobbiamo dimenticare che ha vinto per 2″, partendo con 2″ di vantaggio su Hinz all’uscita dell’ultimo poligono. Senza la spinta di un pubblico straordinario come quello di Anterselva difficilmente sarebbe riuscita a resistere nel giro finale. Tutto ha funzionato alla perfezione“.
Una gioia quasi incontenibile anche per chi, come Curtaz, è abituato a gettare acqua sul fuoco. Del resto questo è il quarto titolo della sua gestione e due quinti dei dieci titoli vinti dall’Italia portano anche la sua firma. “La firma importante è quella degli atleti – commenta Curtaz – noi dobbiamo solo lavorare e metterli nelle condizioni di fare il meglio possibile, sia che vincano, sia che arrivino al 70mo posto. Il risultato di Wierer in questi Mondiali nobilita il nostro impegno. Siamo di fronte ad una campionessa straordinaria che sta scrivendo la storia di questa disciplina“.
Curtaz guarda avanti. “Il Mondiale non è finito e ora ci piacerebbe portare a casa qualcosa anche in campo maschile. Ritengo quella di domani una gara molto importante, so quanto i ragazzi hanno preparato questo Mondiale e mi piacerebbe vederli gareggiare per un grande obiettivo. La staffetta mista? Aspettiamo la gara di domani. E’ chiaro che Dorothea in questo momento è l’atleta più in forma ma faremo le valutazioni del caso a freddo, cercando di capire se gli sforzi fatti potrebbero creare dei problemi. Abbiamo ancora un giorno e lo sfrutteremo per prendere le decisioni“.
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Foto Federico Angiolini