Biathlon
Biathlon, Mondiali 2020: pagelle 14 febbraio. Marte Olsbu Røiseland regina della sprint, Wierer Signora in giallo, Vittozzi fa ben sperare…
Seconda giornata dei Mondiali 2020 di biathlon ad Anterselva (Italia) che va in archivio e Marte Olsbu Røiseland può fregiarsi del titolo della sprint femminile. La norvegese ha preceduto di 6″8 la statunitense Susan Dunklee e di 21″3 la ceca Lucie Charvatova. Per Lisa Vittozzi e Dorothea Wierer un sesto e un settimo posto finale a 37″6 e 39″0 dalla vetta. Per quanto riguarda le altre due azzurre, 45° posto per Federica Sanfilippo e 67° per la debuttante Michela Carrara che quindi non sarà al via dell’inseguimento. Veniamo alle valutazione della prova odierna:
LE PAGELLE DELLA SPRINT FEMMINILE – MONDIALI BIATHLON 2020
Marte Olsbu Røiseland 10 – E’ lei dunque la regina di questa prova. Una prestazione nella quale la norvegese ha saputo unire qualità e lucidità: un solo errore nella serie in piedi e una resa sugli sci ottimale hanno portato alla seconda medaglia d’oro ad Antholz, tenendo conto del successo della Norvegia nella staffetta mista. Riavvolgendo il nastro, Røiseland è stata abile nella gestione dei suoi poligoni, preferendo allungare un po’ i tempi nella serie a terra piuttosto che incappare in errori. Una vittoria prestigiosa per la scandinava (quinto oro complessivo, dopo i quattro precedenti in staffetta), autrice del secondo tempo di giornata sugli sci con un ritardo di 18″6 rispetto a Denise Herrmann, a testimonianza della completezza della propria gara.
Susan Dunklee 9 – Se la merita tutta una valutazione alta al traguardo la statunitense, arrivata senza forze ma con lo zero. Una prestazione al poligono impeccabile che ha dato la spinta giusta all’americana, protagonista di una gara superlativa, valsa il secondo argento in carriera, dopo quello ottenuto nella mass start di Hochfilzen 2017. Essere giunta “immacolata” al termine in una giornata difficile non è cosa da poco e la 35enne degli States ha molti motivi per cui essere soddisfatta.
Lucie Charvatova 9 – Alzi la mano chi avrebbe potuto prevedere un riscontro del genere dalla ceca. Eppure, la prova nella staffetta mista (terzo posto) era stata un indizio della forma generale della selezione e per la 27enne nativa di Hradec Králové si è concretizzata un’impresa epica, partendo tra le ultime e con un solo errore nella serie a terra. Senza se e senza ma la sorpresa di giornata, considerando che mai la top-3 era stata frequentata.
Olena Pidhrushna 7.5 – L’ucraina conclude al quarto posto e quei 4″3 da Charvatova hanno un po’ il sapore dell’amarezza. Tuttavia, resta la bontà della sprint disputata, con un solo errore nel poligono a terra.
Denise Herrmann 7 – La versione “locomotiva” sugli sci non stupisce ma tre errori al poligono (due a terra e uno in piedi) sono davvero troppi in una sprint. Per questo la prestazione della teutonica è tra l’eccellenza del fondo e l’insufficienza del tiro. Quei 30″5 dalla vincitrice si giustificano soprattutto per questo.
Dorothea Wierer 7 – Il settimo posto, a 39″ dal vertice, potrebbe essere valutato come un riscontro negativo. Di fatto l’altoatesina, in una giornata ventosa, replica quanto fatto vedere nella staffetta mista: 4/5 nei due poligoni. Ma il piazzamento odierno consente all’azzurra di ritrovare il pettorale giallo di leader di Coppa del Mondo, vista la prova incolore di Tiril Eckhoff. Inoltre, pensando a quel che accadrà domenica nella prova dell’inseguimento, le possibilità per far bene ci sono tutte in un format che a “Doro” non dispiace di certo.
Lisa Vittozzi 7 – Continua “l’allergia” della sappadina al poligono a terra e i due errori lo certificano. Indubbiamente le condizioni non erano semplici e Lisa si è trovata un po’ a mal partito ma lo zero nella serie in piedi ha dato una prospettiva diversa alla sua gara (sesta alla fine), legata anche alle buone indicazioni avute sugli sci. Per questo, come detto per Wierer, l’inseguimento può offrire delle chance importanti.
Federica Sanfilippo 5.5 – Tre errori al poligono (1+2) sono un po’ troppi per lei e il piazzamento (45°) non è esaltante. La speranza è quella di vederla su livelli diversi nell’inseguimento, magari con un po’ di vento in meno…
Michela Carrara 6 – E’ esordiente e fa il suo: 67° posto, con tre errori in totale, sono il risultato finale per una ragazza che ha ancora tutto da fare e da migliorare, ma gareggia al meglio di quello che può in un contesto difficile.
Tiril Eckhoff 4 – Non ci sono dubbi che sia lei la delusione della giornata. Tra le favorite della vigilia e con il pettorale giallo in bella mostra, si pensava che potesse portare a scuola tutte. E invece è stata lei a crollare sotto il peso di sei giri di penalità (1/5 in piedi). Il 59° posto a 2’08″0 dal vertice le ha fatto perdere terreno da Wierer e le complica decisamente la vita in vista dell’inseguimento. Un inizio da incubo per la 29enne nativa di Bærum.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: Federico Angiolini