Biathlon
Biathlon, Mondiali 2020: pagelle 16 febbraio. Dorothea Wierer 10+, Emilien Jacquelin chirurgico, Johannes Bø sconfitto
In questa domenica iridata, ad Anterselva (Italia), i Mondiali di biathlon 2020 ci hanno lasciato sensazioni uniche perché il successo di Dorothea Wierer nell’inseguimento femminile, davanti alla tedesca Denise Herrmann (+9″5) e alla norvegese Marte Olsbu Røiseland (+13″8), è qualcosa da raccontare ai nipotini. Lo stesso che potrà fare il più giovane dei francesi, tal Emilien Jacquelin, che a 24 anni si è portato a casa il titolo iridato nella gara maschile, infliggendo un’amarissima sconfitta a Johannes Bø (secondo). Ventesima piazza per Lukas Hofer, il migliore degli azzurri, mentre Thomas Bormolini e Dominik Windisch hanno concluso al 45° e al 51° posto. Di seguito le pagelle delle due prove:
PAGELLE INSEGUIMENTO FEMMINILE
Dorothea Wierer 10+ – Un sorriso come non lo si era mai visto. E’ raggiante Dorothea, sa di aver compiuto l’impresa: titolo iridato nell’inseguimento a casa sua, mai nessuna biathleta nella storia si era messa al collo una medaglia d’oro nel proprio luogo d’origine. L’altoatesina ce l’ha fatta e la chimica con la formula “pursuit” si è confermata ancora una volta. Parliamo del 16° podio in carriera e del secondo successo, tutti arrivati sulle nevi tanto care. Snocciolando altri numeri, parliamo del terzo successo stagionale e di una doppia cifra in carriera raggiunta alla voce vittorie. Un trionfo di testa e di cuore per il modo con cui ha fatto sentire la sua presenza fin dal primo poligono e in cui è riuscita a coprire quell’ultimo bersaglio vitale per l’oro. La propria leadership in Coppa del Mondo è consolidata, ma oggi questo conta fino a un certo punto, nella giornata tutta “Doro”.
Denise Herrmann 8 – I precedenti hanno sempre un significato: campionessa mondiale a Oestersund e 3 delle sue 5 vittorie sono arrivate proprio in questo format. L’ha confermato, rischiando il tutto per tutto al poligono e dovendo dire addio al gradino più alto per quell’errore nell’ultima serie. Una rivale di degno valore quella vista ad Anterselva.
Marte Olsbu Røiseland 7.5 – Ci ha provato la norvegese e il testa a testa con Wierer ha ricordato un po’ il confronto Pantani-Tonkov sull’erta di Montecampione. Due poligoni perfetti non sono bastati alla scandinava per spuntare e quei due errori nell’ultima serie in piedi non le hanno permesso di andare oltre il bronzo, comunque di valore in una prova ad alto contenuto tecnico.
Hanna Öberg 7 – Se li ricorderà quei due errori nella terza serie la svedese, autrice altrimenti di una prova di grandissimo rilievo. Il quarto posto a 22″3 lo dice chiaramente e questo è sicuramente un indizio di quanto la campionessa olimpica dell’individuale possa essere assai pericolosa per le gare restanti della stagione, vista la condizione davvero ottimale sugli sci.
Ingrid Landmark Tandrevold 8 – Ci si attendeva una reazione dopo la prova incolore nello sprint. Eccoci accontentati: da cinquantasettesima a quattordicesima con un giro di penalità. Wierer dovrà prendere nota, non oggi per la festa, ma da domani assolutamente sì.
Tiril Eckhoff 7.5 – Ctrl+c / Ctrl+v Tandrevold per la rivale n.1 di “Doro” nella Coppa del Mondo. La prova di ieri l’aveva letteralmente affossata, oggi una grande rimonta fino al 20° posto. La lotta per la Sfera di Cristallo sarà decisamente interessante.
Selina Gasparin 8 – E’ lei la rappresentazione della perfezione al poligono in questo inseguimento iridato e dalla cinquantesima posizione la svizzera è risalita fino alla sedicesima. Chapeau!
Lisa Vittozzi 5 – Spiace dirlo, ma è la sappadina la delusione di giornata. Indecifrabile la sua prestazione, visto che in teoria le proprie possibilità erano le medesime di Wierer. La 27ma posizione finale dovrà portare a delle riflessioni.
Federica Sanfilippo 6.5 – Indubbiamente positiva la prova dell’azzurra, capace di scalare la classifica fino al 30ma piazza mancando solo due bersagli. La prova di Sanfilippo, dunque, è con il “+”.
PAGELLE INSEGUIMENTO MASCHILE
Emilien Jacquelin 10 – Il ventiquattrenne di Grenoble si è costruito il trionfo odierno grazie al sesto posto della sprint di ieri. Poi per realizzare il sogno serviva una grande precisione al poligono (zero errori) e sugli sci. Non era mai riuscito a centrare la vittoria in carriera finora, però in stagione aveva già dato prova di sé salendo sul podio in tre occasioni. Qualche indizio, quindi, c’era stato, al di là di andare a spulciare informazioni sulla sua carriera junior.
Johannes Bø 5.5 – Il norvegese ha di che rammaricarsi. Dopo aver sbagliato tattica ieri nella sprint, con una partenza ai limiti dell’umano, oggi ha lasciato troppo l’iniziativa al francese facendolo passare in prossimità della discesa della Malga Huber per poi cercare un impossibile sorpasso nel tortuoso finale. I due errori al tiro gli sono poi costati l’oro.
Alexander Loginov 8 – Ci ripenserà il russo a quel bersaglio mancato nell’ultimo poligono. La doppietta sprint-inseguimento era un passo, ma comunque arriva un bronzo di qualità.
Martin Fourcade 6.5 – Il campione transalpino (quinto) rimane in vetta alla classifica di Coppa del Mondo, ma anche oggi ha dovuto correre in difesa sugli sci, non avendo più la capacità di fare la differenza. Senza errori non poteva andare oltre il bronzo.
Quentin Fillont Maillet 5 – I 4 errori iniziali gli hanno ovviamente compromesso il risultato finale, dopo lo splendido secondo posto dello sprint. La settima posizione chiaramente, in questa chiave, ha una valenza negativa.
Lukas Hofer 7– – Ci ha provato l’azzurro, con un secondo e un terzo poligono perfetto, dopo l’errore iniziale. Poi qualcosa si è spento nell’ultima serie e la ventesima piazza finale non rende giustizia all’ottima parte centrale messa in mostra.
Thomas Bormolini 5 – Il livignasco ha mancato quattro bersagli e non ha mostrato segnali di vitalità. Serve resettare.
Dominik Windisch 5 – Stesso discorso per il campione del mondo a Oestersund nella mass start e oggi l’anello di penalità percorso sette volte dispiace assai.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: LaPresse