Seguici su

Biathlon

Biathlon, Mondiali Anterselva 2020: Dorothea Wierer, caccia alle medaglie senza dimenticare la Coppa del Mondo

Pubblicato

il

Alla Südtirol Arena di Anterselva è tutto pronto per i Mondiali di biathlon 2020. Dopo sei elettrizzanti tappe divise tra dicembre e gennaio gli atleti hanno avuto modo di riposare per un paio di settimane e preparare al meglio la rassegna iridata che rappresenta indiscutibilmente il momento clou della stagione per quasi tutti. I campionati del mondo tornano dunque in Alto Adige per la sesta volta nella loro storia, anche se per il settore femminile si tratterà solamente della terza, dopo le edizioni del 1995 e quella del 2007.

L’attesa per gli azzurri è naturalmente molto elevata, il sogno di mettersi al collo una medaglia iridata davanti al proprio pubblico è qualcosa di unico per qualsiasi atleta e il movimento italiano al femminile può ritenersi fortunato al riguardo, visto che si presenta a questi Mondiali nel momento storico più roseo della propria storia, con due stelle di prima grandezza che possono ambire quantomeno al podio probabilmente in ogni competizione. La sappadina Lisa Vittozzi è cresciuta molto in questo inizio di 2020 ed è pronta a trasformare in una medaglia il duro lavoro messo in atto in questi mesi, ma è indubbio che la vera star della manifestazione sarà la padrona di casa Dorothea Wierer, nata e cresciuta proprio tra queste montagne e su queste nevi.

La ventinovenne azzurra ha già nel proprio palmarés due medaglie iridate individuali, un argento nell’inseguimento di Holmenkollen 2016 e l’indimenticabile trionfo nella scorsa Mass Start ad Östersund, che le farà provare l’ebrezza di dover difendere il titolo nella domenica conclusiva. Le carte in regola per attaccare in ogni contesto ci sono davvero tutte, il tempo passato a casa in questi ultimi giorni può essere stato determinante per risolvere i problemi alla schiena che ne hanno condizionato le ultime tappe soprattutto nella posizione sul tiro in piedi, dove infatti le percentuali sono crollate rispetto agli standard.

Wierer si presenta a questo Mondiale con l’84% al tiro, un dato che resta costante tra prove individuali e di squadra, distribuito in 88% a terra e 80% in piedi. Fino a Ruhpolding, però, l’azzurra era stata una sentenza anche in piedi in stagione e se le percentuali dovessero tornare sul 90% complessivo gli obiettivi diverrebbero ancora più ambiziosi dei semplice podi. Tuttavia Dorothea deve stare attenta a non strafare. Al momento si trova in seconda posizione nella classifica generale di Coppa del Mondo, distaccata di soli 15 punti dalla norvegese Tiril Eckhoff che a Pokljuka è stata affitta da guai fisici ancora più seri dei suoi. Al contrario la svedese Hanna Öberg è riemersa prepotentemente dopo un dicembre sottotono e le tre rivali potrebbero davvero giocarsi la sfera di cristallo fino alla fine.

I Mondiali in casa da campionessa del mondo e detentrice della sfera di cristallo in carica sono però un evento più unico che raro, che è capitato a poche elette nella storia della disciplina, per questo è naturale che Dorothea ci tenga particolarmente a fare bene nei prossimi dieci giorni e alla coppa ci possa pensare più avanti. Anterselva resta un contesto gradito da Wierer che qui ha già conquistato nove top 10, quattro podi e una vittoria, quella del trionfale inseguimento del 2019 che vide Vittozzi chiudere terza dietro alla tedesca Laura Dahlmeier ma la stessa atleta ha più volte ribadito di “preferire” l’obiettivo a lungo termine in quanto premio alla costanza e continuità, anche forse per togliersi un po’ di pressione di dosso e affrontare più serenamente le imminenti competizioni.

[sc name=”banner-article”]

CLICCA QUI PER TUTTE LE NOTIZIE SUL BIATHLON

michele.brugnara@oasport.it

Clicca qui per seguire OA Sport su Instagram
Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter

Foto: LaPresse

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità