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Biathlon, Mondiali Anterselva 2020: Lukas Hofer e Dominik Windisch abbatteranno la “bestia nera” dell’inseguimento maschile?

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Il 16 febbraio 2020 si assegna il XIX titolo mondiale maschile dell’inseguimento, format ideato a metà anni ’90 ed entrato nel programma iridato a partire dal 1997. Questa tipologia di gara rappresenta una vera e propria “bestia nera” per gli azzurri poiché, nonostante le tante medaglie arrivate nella sprint, nessun italiano è mai riuscito a confermarsi sul podio anche nel pursuit!

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Sino a oggi sono dieci i biathleti capaci di laurearsi campioni del mondo dell’inseguimento. Fra di essi un tandem è stato capace di issarsi a quota 4 ori iridati. Lo compongono il norvegese Ole Einar Bjørndalen (2005, 2007, 2008, 2009) e il francese Martin Fourcade (2011, 2012, 2016, 2017).

Comprendendo quest’ultimo, sono tre i campioni del mondo dell’inseguimento tutt’ora in attività. Al già citato Fourcade si aggiungono il tedesco Erik Lesser (2015) e l’ucraino Dmytro Pidruchnyi (2019).

Invece si contano sei uomini in azione ad aver già conquistato una medaglia mondiale in questo format. La graduatoria è ovviamente capitanata da Martin Fourcade.
5 – FOURCADE Martin [FRA] (Oro 2011, 2012, 2016, 2017; Argento 2013)
2 – BØ Johannes Thingnes [NOR] (Argento 2017, 2019)
2 – BØ Tarjei [NOR] (Bronzo 2011, 2015)
1 – PIDRUCHNYI Dmytro [UKR] (Oro 2019)
1 – LESSER Erik [GER] (Oro 2015)
1 – FILLON MAILLET Quentin [FRA] (Bronzo 2019)

Volgendo lo sguardo alle nazioni, quelle più blasonate sono Norvegia e Germania, con 5 affermazioni a testa. Segue la Francia a quota 4. La Russia si è imposta 3 volte. Chiude con 1 successo l’Ucraina.

Sotto solo sette i Paesi ad aver raccolto almeno una medaglia iridata nell’inseguimento. D’altronde le quattro superpotenze storiche della disciplina godono, in questo format, di una supremazia impressionante. Hanno infatti raccolto complessivamente 51 delle 54 medaglie messe in palio sinora, come testimoniato dal medagliere complessivo.
18 (5-6-7) – NORVEGIA
12 (3-7-2) – RUSSIA
11 (4-3-4) – FRANCIA
10 (5-1-4) – GERMANIA
1 (1-0-0) – UCRAINA
1 (0-1-0) – SVEZIA
1 (0-0-1) – FINLANDIA
Dunque è interessante notare come a dispetto della messe di medaglie arrivata nelle sprint tra il 1996 e il 2001, l’Italia non sia mai riuscita a confermare un proprio atleta nella top-three del pursuit, né a realizzare rimonte da lontano. Il miglior piazzamento di un azzurro in un inseguimento iridato è il 5° posto di Patrick Favre nel 1997.

In 8 casi* (44,4%) si è assistito al back-to-back, ovvero l’atleta vincitore dell’oro nella sprint ha poi conquistato anche quello dell’inseguimento. Invece in 13 occasioni* (72,2%) il titolo iridato del pursuit è andato a un uomo salito sul podio nella prova su due poligoni.
* nel 1998 l’inseguimento di Pokljuka assegnò titolo mondiale (all’epoca il format non era compreso nel programma dei Giochi olimpici) e il russo Vladimir Dratchev vinse partendo con il pettorale numero 1. Pertanto il successo è considerato back-to-back nonostante la sprint del giorno precedente avesse valore solo per la Coppa del Mondo.

L’atleta peggio classificato nella sprint capace di vincere l’oro iridato del pursuit è il russo Viktor Maigourov, impostosi nel 1997 con il pettorale numero 12. Per quanto riguarda le medaglie invece la rimonta più imponente è quella del finlandese Paavo Puurunen, bronzo nel 2003 partendo con il numero 21.

STAGIONE 2019-2020
Nella stagione in corso si sono disputati 3 inseguimenti in cui si sono imposti due atleti diversi e sono complessivamente saliti sul podio sei differenti uomini.

I due atleti capaci di primeggiare sono stati Johannes Bø, il quale ha raccolto 2 successi (Hochfilzen, Le Grand Bornand) e Martin Fourcade, con 1 affermazione (Ruhpolding). A onor del vero, va rimarcato come il norvegese abbia primeggiato in entrambi gli inseguimenti a cui ha preso parte.

Tre uomini hanno raccolto 2 podi. Si tratta di Johannes (2-0-0), Quentin Fillon Maillet (0-2-0) e Vetle Sjåstad Christiansen (0-0-2). Oltre alla vittoria, Martin Fourcade non si è mai ripresentato nella top-three. Alexander Loginov ha ottenuto un secondo posto; mentre Emilien Jacquelin si è attestato una volta in terza piazza.

Alla luce di quanto esposto, sinora sul podio delle sprint hanno sventolato le bandiere di sole tre nazioni. La graduatoria è comandata ex aequo dalla Norvegia (2-0-2) e dalla Francia (1-2-1), a quota 4. L’unica a essersi inserita in questo duopolio è la Russia (0-1-0).

Per quanto riguarda l’Italia, il miglior risultato è un settimo posto ottenuto da Lukas Hofer in quel di Hochfilzen.
Questi i piazzamenti di tutti gli azzurri impegnati finora durante l’inverno negli inseguimenti:
HOFER Lukas: 7 – 24 – DNQ
WINDISCH Dominik: 21 – 17 – 33
BORMOLINI Thomas: DNQ – 32 – 42
CAPPELLARI Daniele: DNQ – X – DNQ
“DNQ” indica che l’atleta, pur prendendo parte alla sprint, non si è qualificato per l’inseguimento.
La “X” indica assenza.
L’ordine delle competizioni è Östersund, Hochfilzen, Le Grand Bornand, Oberhof, Ruhpolding.

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paone_francesco[at]yahoo.it

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Foto: Federico Angiolini

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