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Calcio, Champions League 2020: la Juventus ricomincia la caccia alla coppa dalle grandi orecchie, prima tappa a Lione

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Si entra finalmente nella fase topica della stagione e per la Juventus ritorna il solito pensiero fisso, tanto seducente quanto tormentoso: la Champions League. Dopo otto anni di dominio assoluto in Italia (con altrettanti scudetti aggiunti alla già ricca bacheca), l’obiettivo, tramutatosi lentamente in ossessione, di tutto l’ambiente bianconero è quella coppa dalle grandi orecchie che manca ormai dal lontano 1996 ed è stata spesso infausta per la Vecchia Signora, come testimoniano le sette finali perse su nove disputate. Quest’anno la Juventus riparte dal Parc OL di Lione, con la speranza di arrivare fino ad Istanbul, dove il prossimo 30 maggio è in programma l’ultimo atto della massima competizione continentale.

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Il cammino della squadra di Maurizio Sarri nella fase a gironi è stato assolutamente impeccabile: 16 punti raccolti sui 18 disponibili, mancando la vittoria soltanto al Wanda Metropolitano di Madrid (pareggio per 2-2, in quella che resta comunque una delle migliori prestazioni stagionali per i bianconeri) e dominando un raggruppamento sulla carta non semplicissimo con Atletico, Bayer Leverkusen e Lokomotiv Mosca. In queste prime sei partite ha brillato la stella di Paulo Dybala, che ha di fatto regalato due vittorie ai campioni d’Italia con tre reti pesantissime, mentre Cristiano Ronaldo e Gonzalo Higuain hanno timbrato il cartellino due volte a testa, entrambe contro il team tedesco.

Ora, però, si comincia a fare davvero sul serio con gli scontri ad eliminazione diretta. L’urna di Nyon ha aiutato la Juventus abbinandola a una delle squadre più deboli tra le possibili avversarie del club torinese: l’Olympique Lione. I francesi si sono qualificati come seconda forza dell’equilibratissimo girone G, conquistando soltanto 8 punti e chiudendo dietro al Lipsia. In Ligue 1, invece, la formazione allenata dall’ex Roma Rudi Garcia naviga nella parte centrale della classifica con 37 punti raccolti in 26 match disputati: pesa il deludente rendimento interno (solo 4 vittorie in 12 partite), mentre in trasferta è il terzo miglior team della lega. A penalizzare il Lione è anche l’assenza forzata di Memphis Depay: l’esterno offensivo olandese, stella della squadra, si è procurato la rottura del crociato poco dopo la metà di dicembre e rimarrà fermo ancora a lungo. Altri elementi da tenere sott’occhio sono il centrocampista franco-algerino Houssem Aouar, attenzionato dalle big di tutta Europa, e l’attaccante centrale Moussa Dembele.

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antonio.lucia@oasport.it

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Foto: LaPresse

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