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Ciclismo, diagnosticati a Matteo Moschetti infortuni aggiuntivi dopo l’operazione all’anca: “Potrebbe riprendere ad allenarsi a fine maggio”

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Non soltanto l’infortunio all’anca: la caduta all’Étoile de Bessèges è costata a Matteo Moschetti anche diversi altri problemi fisici aggiuntivi, che potrebbero rallentare la riabilitazione e la consequenziale ripresa dell’attività agonistica del ventitreenne corridore italiano.

La Trek-Segafredo ha annunciato gli infortuni aggiuntivi soltanto dopo l’operazione chirurgica subita da Moshetti (martedì a Bergamo) per far fronte alla slogatura del femore e a una frattura alla cavità dell’anca: oltre a ciò, l’azzurro ha subito anche una frattura non scomposta della scapola sinistra, una costola rotta e ossa scheggiate su diverse vertebre. In ogni caso, i medici affermano che l’operazione è perfettamente riuscita e che queste complicazioni non dovrebbero impedire a Moschetti di procedere con la riabilitazione dell’anca.

Queste le parole del dottor Gaetano Daniele al termine dell’operazione: “Per casi complessi come quello di Matteo, il tempo necessario per guarire completamente è molto soggettivo e connesso a numerose variabili che, nella fase iniziale, non possono essere determinate con precisione. Possiamo ipotizzare che per la metà o la fine di maggio Matteo dovrebbe essere in grado di ricominciare ad allenarsi“.

Moschetti ha dichiarato alla stampa: L’operazione è andata bene, ho avuto il via libera per la riabilitazione. Mi sento sollevato, bisogna guardare al futuro con ottimismo.

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antonio.lucia@oasport.it

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Foto: LaPresse

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