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Ciclismo, i promossi e i rimandati della settimana. Partenza positiva per Nibali, bocciata la Ineos

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Quella che si è appena conclusa è stata una settimana fatta di sì e no per i big che si sono sfidati tra la Volta ao Algarve, la Vuelta a Andalucia, il Tour of Antalya e il Tour des Alpes Maritimes du Var. Abbastanza positiva la resa dei nostri azzurri, chi più e chi meno protagonista in tutta Europa, con diversi riscontri positivi da parte dei più giovani e di un veterano come Vincenzo Nibali, presente in Portogallo con una buona condizione fisica. Ma guardando alle altre nazioni, alcune squadre hanno sbagliato completamente la tattica, facendo sfumare dei podi di una certa importanza in previsione dei prossimi appuntamenti e dell’avvicinamento al periodo clou di questa prima parte di stagione.

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Partiamo dalla Volta ao Algarve. In Portogallo si è registrato ciò che si era già visto alla Vuelta a San Juan con il dominio, il trionfo del nuovo e giovane Re del Belgio Remco Evenepoel. La nuova stella della Deceuninck-Quick Step ha prima strabiliato con un attacco micidiale sull’Alto da Foia, per poi dimostrare il valore della maglia di campione europeo delle prove contro il tempo che porta sulle spalle, nella cronometro conclusiva di Malhao. Il ragazzo fa veramente paura in prospettiva del Giro d’Italia. Il nostro Vincenzo Nibali avrà dunque di fronte a sé un avversario temibile; anche se andrà valutata tappa dopo tappa la sua resa in ben tre settimane di corsa e per la prima volta in carriera: un fattore che non è ancora stato considerato. Comunque sia Nibali si è reso protagonista di una cinque giorni molto positiva con degli ottimi riscontri sia in salita che a cronometro dove ha fatto vedere i suoi netti miglioramenti. I lavori svolti con la Trek-Segafredo hanno già dato i loro frutti. Ottimi anche Maximilian Schachmann (Bora-Hansgrohe) e Miguel Angel Lopez (Astana), sul podio finale dietro ad Evenepoel.

Negativa invece la resa del Team Ineos. Non è bastato il duro lavoro dei britannici nei momenti più complicati e dove si poteva fare la selezione per ottenere dei risultati positivi. Bocciati Michal Kwiatkowski e Geraint Thomas. Completamente assente e ben al di là delle aspettative della vigilia Philippe Gilbert (Lotto Soudal). Da rivedere anche il treno Cofidis di Elia Viviani con Fabio Sabatini e Simone Consonni assenti; in ogni caso il campione europeo ha fatto del suo meglio, ma non è bastato. Rimandati anche Alexander Kristoff e Alberto Rui Costa (UAE-Team Emirates) che, come la Ineos, nonostante il lavoro estremo non sono riusciti a portare a casa il risultato completo.

In Andalucia invece Jakob Fuglsang (Astana) ha riconfermato il risultato ottenuto lo scorso anno bissando il successo finale con ben due vittorie di tappa e due secondi posti, di cui uno ottenuto nella cronometro finale. Ottimo anche Jack Haig (Mitchelton-Scott), secondo a sorpresa sul podio finale dopo aver ottenuto la vittoria nella quarta frazione e aver tenuto molto bene tra i big per tutte e cinque le tappe. Positivo anche l’arrivo in Bahrain-McLaren per Mikel Landa, vicinissimo alla vittoria finale (terzo), presente in salita ma ancora migliorabile a cronometro; soprattutto per puntare al podio di un grande giro. Rimandato il compagno di squadra Sonny Colbrelli, bravo nella crono conclusiva ma assente nelle tappe precedenti. Bocciata la Movistar che poteva puntare in alto con Marc Soler ed Enric Mas ma che alla fine non è riuscita ad ottenere nulla di buono per l’ennesima volta; la tattica degli spagnoli è nettamente da rivedere. Assente anche Damiano Caruso (Bahrain-McLaren) che ok, ha dovuto lavorare per Landa, ma non è neanche riuscito a mettersi in mostra individualmente. Medesimo discorso per Matej Mohoric (UAE-Team Emirates). Ci si aspettava molto di più anche da parte di Edoardo Affini (Mitchelton-Scott), mancato nella crono di Mijas.

Passando al Tour des Alpes Maritimes du Var, Nairo Quintana ha confermato la sua rinascita assieme all’Arkea-Samsic dove, probabilmente, ha trovato la condizione giusta, il ruolo da vero e proprio capitano, e la motivazione perfetta per tornare quello di prima. Certi attacchi da parte del colombiano non si vedevano da anni, e questo è un buon auspicio per i prossimi appuntamenti. Riuscirà a mantenere questa condizione sino al Tour de France? A livello italiano, ottimo riscontro da parte di Fausto Masnada (CCC) sul Col d’Eze e una bella tenuta generale con il nono posto finale. Il bergamasco sembra aver trovato un certo feeling nella sua nuova esperienza nel circuito World Tour.

Nonostante il secondo posto di Romain Bardet (AG2R La Mondiale) in classifica generale, il francese poteva dare molto di più in salita. Rimandato, ma giustificato, Thibaut Pinot (Groupama-FDJ), per due volte quarto di tappa e sesto finale. Il transalpino deve ancora ritrovare la condizione psicologica giusta per dare il massimo; soprattutto in vista del Tour de France. È già atteso alla Parigi-Nizza.

Chiudiamo con la nota positiva al Tour of Antalya di Alessandro Fancellu (Kometa Xstra Cycling Team), quarto nell’insidiosa tappa di Termessos per poi tenere egregiamente la classifica finale e concludere addirittura sul terzo gradino del podio finale. Il comasco sta crescendo a vista d’occhio, e la Trek-Segafredo, con cui correrà dal prossimo anno, aveva già capito tutto. Prima vittoria stagionale per la Bardiani CSF-Faizanè, che ha trovato in Giovanni Lonardi, la nuova grande speranza della formazione emiliana per le volate. Buona tenuta di gara anche da parte di Filippo Fortin (Team Felbermayr – Simplon Wels), protagonista nelle volate, ma anche per il duo della Vini Zabù-KTM Edoardo Zardini e Lorenzo Rota e per Federico Zurlo (Giotti Victoria).

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lisa.guadagnini@oasport.it

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Foto: Trek-Segafredo

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