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Ciclismo, Vittoria Guazzini: “Alle Olimpiadi ce la giochiamo per la medaglia. La riapertura di Montichiari ci dà tranquillità”

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Vittoria Guazzini, ciclista di talento appartenente al gruppo sportivo delle Fiamme Oro-Polizia di Stato, è una delle punte della Nazionale italiana su pista, una delle giovani più promettenti del panorama azzurro, che a soli 19 anni vanta un palmares da vera fuoriclasse. La ragazza di Pontedera, che indossa la casacca della Valcar-Travel & Service, attività su strada svolta in forza di un nulla osta delle Fiamme Oro e Polizia di Stato (unico titolare del tesseramento), è pronta per il Mondiale su pista che andrà in scena a Berlino dal 26 febbraio all’1 marzo. Una prova iridata che sarà più importante di qualsiasi altra, figurando come l’occasione decisiva per la sorte dei candidati alle Olimpiadi di Tokyo. Vittoria, campionessa europea juniores in carica con il quartetto e medaglia d’argento nell’inseguimento individuale, è salita alla ribalta dei vertici mondiali nel 2018 tra le juniores, dove ha spazzato via ogni avversaria, conquistando la triplice maglia iridata nell’inseguimento individuale, a squadre e dell’omnium, e quattro maglie di campionessa europea tra madison, omnium, inseguimento a squadre e individuale. Ma fuori dai velodromi ha anche una carriera su strada che sta crescendo mano a mano, e dove le cronometro potrebbero vederla come il futuro in rosa del ciclismo italiano nelle prove contro il tempo. Però adesso la priorità sarà la coesione azzurra a Berlino e a Tokyo, dove le nostre ragazze sognano davvero in grande.

Come hai affrontato la preparazione invernale?

“Quest’anno la mia preparazione è stata un po’ diversa rispetto a quelli precedenti, perché durante tutto l’inverno ho preso parte alle prove di Coppa del mondo su pista per assicurarci i punti necessari per la qualificazione olimpica. Nel mese di gennaio sono stata impegnata in due ritiri con la Nazionale, il primo in Spagna a Benicassim ed il secondo a Duitama, in Colombia, dove ci siamo allenate in quota”.

Qual è stata la gioia del 2019? E la delusione?

“Il 2019 è stato un anno particolare essendo il primo nella categoria Elite e avendo per i primi mesi l’impegno della scuola, che comunque era la mia priorità. Non mi ero posta alcuna aspettativa, quindi ho affrontato tutte le gare con l’obiettivo di dare il meglio e di fare esperienza per i prossimi anni. Se dovessi scegliere il momento che mi ha emozionato di più, direi la vittoria di tappa della mia compagna di squadra Chiara Consonni al Boels Ladies Tour. La delusione non saprei, sono abbastanza soddisfatta della stagione, e anche i momenti più difficili li ho visti in un’ottica positiva per cercare di imparare per il futuro”.

Tra poche settimane ci sarà il Mondiale su pista. Quali sono le tue sensazioni?

“Ormai manca poco al Mondiale. Al momento mi ritengo soddisfatta della mia condizione. Penso di aver lavorato bene in queste settimane, soprattutto nel ritiro in altura in Colombia. Adesso servirà rifinire la condizione in pista e poi dovrò dare il meglio in gara”.

Parlando delle Olimpiadi, secondo te il quartetto può puntare realmente al podio o è fuori portata? 

“Un podio alle Olimpiadi è sicuramente il sogno di questa stagione per il nostro quartetto, ma sono convinta che lavorando tutte insieme nella stessa direzione, possa essere anche qualcosa di più. Ognuna di noi si sta impegnando al massimo per questa specialità, e se è vero che le avversarie sono molto forti, è altrettanto vero che noi abbiamo dei grandi margini di miglioramento e che faremo di tutto per cercare di trasformare questo sogno in realtà”.

Quant’è servita la riapertura del velodromo Montichiari?

“La riapertura di Montichiari sicuramente ci sta dando una mano. È stato bello tornare a girare nel velodromo nel quale siamo cresciute, e questo ci permette di allenarci con tranquillità e di affrontare con uno spirito diverso l’avvicinamento agli appuntamenti importanti”.

Parlando della stagione su strada, quali saranno i tuoi obiettivi prioritari? 

“Per quanto riguarda la stagione su strada non ho degli obiettivi precisi, però mi piacerebbe molto far bene nelle classiche del Nord che sono le gare che più mi piacciono; e ovviamente darò una mano alla squadra”.

Ci pensi al titolo nazionale a cronometro? 

“La cronometro è una specialità che mi piace molto, quindi ci terrei a far bene. Inoltre il Campionato italiano è una di quelle gare che come atleta sento di più, e sarebbe davvero una bella soddisfazione e un onore indossare il tricolore. Penso però che per quest’anno sia ancora un po’ difficile, ma sicuramente negli anni a venire sarà uno dei miei obiettivi”.

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lisa.guadagnini@oasport.it

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