Coronavirus in Italia: sintomi, numeri da chiamare, cosa fare, cosa non fare

Il coronavirus si sta diffondendo in Italia, il primo caso è stato accertato nella giornata di venerdì e nel weekend è dilagato nel Nord del Paese: al momento sono stati certificati oltre 100 casi, ci sono stati 2 morti e sono state prese diverse misure per cercare di contenere il contagio. Ad esempio sono state cancellati tutti gli eventi sportivi in programma oggi tra Lombardia e Veneto (le due Regioni più colpite), sono stati soppressi alcuni treni locali, sono state chiuse le Università nelle due Regioni citate, 11 paesi sono stati isolati (il primo è stato Cologno, in provincia di Lodi, da cui proviene il paziente 1).

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QUALI SONO I SINTOMI DEL CORONAVIRUS?

I sintomi del coronavirus sono molto simili a quelli di un’influenza e quindi si parla di febbre, tosse, difficoltà respiratorie. Nei casi più gravi, però, come riporta il Ministero della Salute, l’infezione può causare anche polmoniti, sindromi respiratorie acute, insufficienza renale.

IL CORONAVIRUS È PERICOLOSO? PUÒ CAUSARE LA MORTE?

L’infezione può essere lieve come abbiamo detto poco fa e quindi si può guarire ma in alcuni casi gravi può portare al decesso: in Cina si segnalano oltre 2500 morti ufficiali, in Italia purtroppo ci sono state 2 vittime, una in Lombardia e una in Veneto. A essere più a rischio sono gli anziani, al momento i casi di virus contratto dai bambini sono pochi.

COSA BISOGNA FARE PER PREVENIRE IL CORONAVIRUS?

L’Istituto Superiore di Sanità e il Ministero della Salute, in collaborazione con le Regioni, gli ordini professionali e le società scientifiche, hanno definito un decalogo comportamentale per affrontare il rischio di contagio da coronavirus.

• Lavarsi spesso le mani
• Evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute
• Non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani
• Copri bocca e naso se starnutisci o tossisci
• Non prendere farmaci antivirali né antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico
• Pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol
• Usare la mascherina solo se si sospetta di essere malati o se si assistono persone malate
• I prodotti made in CHINA ei pacchi ricevuti dalla Cina non sono pericolosi
• Contattare il numero verde 1500 se hai febbre o tosse e si è tornati dalla Cina da meno di 14 giorni
• Gli animali da compagnia non diffondono il coronavirus

COME PROTEGGERSI DAL CORONAVIRUS? USO DELLA MASCHERINA

Va seguito strettamente il decalogo riportato sopra ma aggiungiamo un’informazione importante riguardo all’utilizzo della mascherina. L’uso della mascherina aiuta a limitare la diffusione del virus ma deve essere adottata in aggiunta alle altre misure di igiene respiratoria e delle mani. Come si indossa (e si toglie) correttamente una mascherina? Prima di farlo, è bene lavarsi le mani con acqua e sapone o con una soluzione alcolica, poi coprire bocca e naso con la mascherina assicurandosi che aderisca bene al volto. Bisogna evitare di toccare la mascherina mentre la si indossa e, nel caso, lavarsi le mani. Quando la mascherina diventa umida va sostituita con una nuova e non riutilizzata. Per togliere correttamente la mascherina è necessario prenderla dall’elastico e non toccarne la parte anteriore. Gettarla quindi immediatamente in un sacchetto chiuso e lavarsi le mani.

ALLARME CORONAVIRUS, COSA NON VA FATTO:

Se riscontrate dei sintomi non recatevi assolutamente al pronto soccorso o all’ospedale: questo è un modo per diffondere l’epidemia, va evitato. Contattate il medico per farvi venire a visitare.

Evitate luoghi affollati se non strettamente necessario.

Non affidatevi al fai da te, seguite strettamente le direttive di medici, Ministero della Salute e organi ufficiali.

Non fatevi prendere dal panico.

QUALI SONO I NUMERI DA CHIAMARE PER L’EMERGENZA CORONAVIRUS?

È stato attivato un numero verde nazionale: 1500. La chiamata è completamente gratuita, contattate questo recapito telefonico se avete febbre, tosse o se siete tornati dalla Cina da meno di 14 giorni.

IL TAMPONE PER VERIFICARE LA POSITIVITÀ:

Il tampone viene fatto alla faringe ma deve essere ordinato dai medici: non è il cittadino che autonomamente va in ospedale a farlo di sua spontanea volontà

QUANTO DURA IL PERIODO DI INCUBAZIONE? E LA QUARANTENA?

Si parla di un periodo di massimo 14 giorni.

IL VACCINO PER IL CORONAVIRUS:

Al momento non c’è, si parla di circa un anno per averlo.

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stefano.villa@oasport.it

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Foto: Lapresse