Biathlon
Dorothea Wierer, biathlon: “La schiena va molto meglio. Voglio godermi il Mondiale in casa”
Una Dorothea Wierer motivata e serena quella che abbiamo intervistato alla vigilia dei Mondiali di biathlon di Anterselva, che si apriranno giovedì con la staffetta mista. L’atleta 29enne del gruppo sportivo delle Fiamme Gialle, detentrice della sfera di cristallo, prima biathleta azzurra nella storia a riuscire nell’impresa, ha impreziosito la sua passata annata con la medaglia d’oro conquistata nella mass start dei Mondiali di Östersund (Svezia), dopo aver conseguito rispettivamente il bronzo e l’argento nella staffetta mista e nella single mixed. Ora si presenta ai nastri dei Mondiali di casa con il secondo posto nella classifica generale e due successi ottenuti nelle prime due sprint stagionali: un appuntamento nel quale sa di voler essere protagonista ma senza crearsi troppe aspettative.
Ciao Dorothea, la scorsa stagione la medaglia d’oro che hai ottenuto ai Mondiali nella mass start ti ha dato la spinta per poter conquistare anche la Coppa del Mondo. La lotta con Tiril Eckhoff, che ora è in testa alla classifica, potrebbe essere avvincente. Pensi che se riuscissi a ripetere il successo iridato sulle nevi di casa possa darti la stessa fiducia per giocartela fino a Holmenkollen?
“Credo che ogni gara sia diversa, così come ogni stagione non sia mai identica a quella precedente. Finora sono stata molto stabile a livello di performance durante la Coppa del Mondo e sono molto contenta della mia prima parte di stagione. Sono consapevole però che ci sono tantissime ragazze che possono salire sul podio, per cui cerco di non concentrarmi troppo sul risultato ma il mio obiettivo è proprio quello di godermi l’evento dei Mondiali di casa e non guardare la classifica o il medagliere”.
Sei riuscita a recuperare al meglio dalle fatiche del mese di gennaio, in particolare dai dolori accusati alla schiena?
“Sì sinceramente mi sento molto meglio, ovviamente il dolore alla schiena ha degli alti e bassi, ma non sento più le fitte ai livelli che ho accusato a Ruhpolding e Pokljuka”.
Come hai detto in più occasioni non ti sei mai sentita un’atleta da grandi appuntamenti, ti sei spiegata perché in passato non sei riuscita a rendere al massimo sugli sci nelle settimane più calde della stagione (Mondiali-Olimpiadi)?
“Negli ultimi anni mi sono sempre ammalata a ridosso del grande appuntamento, lo scorso anno anche durante il Mondiale ma spesso durante l’inverno mi capitava di avere dei malesseri stagionali. Ovviamente psicologicamente ne risento quando non mi sento al massimo e per ora non sono ancora incappata in questo tipo di malanni per cui tengo le dita incrociate”.
La vittoria dell’anno scorso nell’inseguimento di Anterselva in che modo ti ha aiutato a gestire questo stress dei Mondiali di casa?
“Sebbene mi abbia regalato una grande emozione, il successo di casa non mi ha dato qualche insegnamento in più e tanto meno è cambiata la mia immagine in tal senso, come dicevo prima ci sono tanti aspetti da tenere in considerazione perchè ci sono tante ragazze forti e pronte per l’appuntamento, non bisogna sottovalutare alcun dettaglio per poter dare il massimo”.
nicolo.persico@oasport.it
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Foto: Lapresse