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Formula 1
F1, domani la presentazione della nuova Ferrari: tutte le anticipazioni. Una vettura che proverà a sconfiggere la Mercedes
L’attesa è finita! Ancora una manciata di ore e, finalmente, saranno tolti i veli alla nuova Ferrari che prenderà parte al Mondiale di Formula Uno 2020. La vettura di Maranello, che sarà guidata anche per questo campionato da Charles Leclerc e Sebastian Vettel (in rigoroso ordine alfabetico) ha messo in atto un lavoro enorme tra galleria del vento e tavoli di progettazione per non farsi trovare pronta all’appuntamento con il Mondiale che scatterà il 15 marzo a Melbourne con il Gran Premio di Australia.
L’obiettivo era chiaro, ma non di facile realizzazione: rincorrere la imprendibile Mercedes. Nelle ultime annate gli ingegneri emiliani spesso si sono avvicinati sotto molti punti di vista alle temibili Frecce d’argento anglo-tedesche ma, per un motivo o per un altro, non sono mai stati in grado di assemblare ogni aspetto nel medesimo momento. Il risultato di tutto ciò lo sappiamo benissimo e l’abbiamo di fronte agli occhi: sei titoli piloti e altrettanti costruttori per il team di Brackley. A zero. Un dominio epocale senza mezzi termini. Ora, invece, siamo ai nastri di partenza di una annata particolare. I progettisti di tutti i team hanno messo mano alle vetture edizione 2020, ben sapendo però che la rivoluzione tecnica che avverrà nel 2021 (quella sì davvero radicale) non poteva essere messa in secondo piano. Si è lavorato, quindi, su due fronti ben distinti. Presente e futuro.
Come sarà, quindi, la nuova monoposto con il Cavallino Rampante sulla fiancata? Le indiscrezioni non sono certo mancate in queste settimane, anzi. Fortunatamente saranno svelate tra poche ore. Proviamo a fare un quadro della situazione. Si inizia dall’ala anteriore. Sembra probabile che la Ferrari 2020 presenterà ancora una concezione “out-wash” ovvero con l’aria che viene sospinta verso le gomme, dopo le ottime risposte di un anno fa. Le differenze più importanti dovrebbero arrivare tra sospensioni e carichi. Se, come detto, Leclerc e Vettel volavano sul dritto, facevano molto più fatica nelle curve lente. I tecnici, quindi, hanno pensato di cambiare l’idea della macchina, rendendola più maneggevole in ingresso curva e, soprattutto nel caso di Vettel, più stabile al retrotreno.
La macchina neo-nata di Maranello sarà interessante a livello di cofano motore e fondo piatto, per migliorare i flussi di aria verso l’alettone posteriore. Nel 2019 questi fattori erano fondamentali visto il deficitario carico aerodinamico verticale. I tecnici pensarono ad ogni modo possibile per portare deportanza in questo settore ma, spesso, senza risultati. Unendo tutti questi fattori, spesso l’utilizzo delle gomme risultava quasi impossibile, con un degrado rapido e surriscaldamenti inevitabili. Si è lavorato quindi in questa direzione, sperando di non andare a perdere tutta la velocità di una Power Unit che sembra nuovamente pronta a battagliare con quella della Mercedes.
I progettisti di Maranello saranno stati in grado finalmente di completare il puzzle perfetto? Il livello dal quale partivano non era semplice, per cui occorreva un lavoro pressoché perfetto. Come tirare una coperta troppo corta da una parte o dall’altra. Vedremo già dai test di Barcellona se tutto sarà stato impostato nella giusta maniera, tenendo bene a mente, però, che solamente a Melbourne capiremo come sarà il 2020 della Rossa.
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alessandro.passanti@oasport.it
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Foto: Lapresse