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F1, Ferrari in cerca di velocità e di miglioramenti per i prossimi test a Barcellona. Vedremo la vera SF1000?

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Dal 26 al 28 febbraio le monoposto di F1 saranno nuovamente in pista a Barcellona (Spagna) per la seconda finestra di test pre-stagionali. Si definiranno gli assetti in vista dell’esordio mondiale a Melbourne (Australia), previsto il 15 marzo.

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La Ferrari, inutile negarlo, non ha particolarmente brillato nella prima parte di queste prove invernali. A Maranello hanno deciso di adottare un approccio diverso rispetto al 2019: conoscere al meglio la monoposto, le gomme, acquisire dati e poi mettere insieme tutto quello che si è raccolto. Indubbiamente i rivali sono molto veloci e, per stessa ammissione di Mattia Binotto, anche un po’ avanti. Stimare di quanto siano in vantaggio è complicato, non conoscendo carichi di benzina e altri aspetti legati al set-up delle singole vetture.

La Rossa, quindi, deve dare delle risposte su più fronti, sia dal punto di vista prestazionale che da quello relativo all’affidabilità. E’ vero, come è stato dimostrato l’anno passato, nelle prove non si vince il campionato e quindi i riscontri vanno presi con le molle. Tuttavia, è opportuno anche verificare la consistenza della macchina da questo punto di vista prima della partenza per l’Albert Park. Pertanto, in questa seconda tre-giorni, vedremo una Ferrari che proverà con maggior decisione sia la simulazione del time-attack che del passo gara, per tirare le somme e aver un quadro ancor più completo.

La SF1000 sembra aver dato risposte positive in termini di carico aerodinamico, per quanto è stato detto dai due piloti Charles Leclerc e Sebastian Vettel. Il bilanciamento però va migliorato perché un po’ di sottosterzo lo si è evidenziato. Per questo ci sarà qualche update aerodinamico, proprio per migliorare la guidabilità della monoposto. Non si tratterà di nulla di rivoluzionario, ma di accorgimenti essenziali nello sviluppo della nuova nata sotto l’insegna del Cavallino Rampante. E poi, come detto, l’affidabilità. Il vero campanello d’allarme è stato questo fino ad ora: la rottura del motore della Rossa del tedesco Vettel non era di certo nei programmi e quindi accumulare ulteriori chilometri e capire il limite della macchina sarà importantissimo.

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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