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Formula 1

F1, i promossi e bocciati dei Test di Barcellona. Red Bull e W11 a tutta, Ferrari e Power Unit Mercedes da rivedere

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Dopo sei giorni e 48 ore complessive, si sono conclusi e sono dunque finiti in archivio, i test F1 del Montmelò. Giornate intense con migliaia di chilometri messi in cascina da team e piloti con situazioni quanto mai differenti le une dalle altre. Andiamo, quindi, a fare un bilancio di quello che abbiamo visto nelle 12 sessioni sulla pista posizionata vicino a Barcellona.

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I PROMOSSI

RED BULL: forse la migliore vettura nel complesso. Mai uno stop (a differenza di un anno fa) per una RB16 che si è rivelata eccellente sia sul giro secco, sia sulle lunghe distanze. Se, come pare, anche il motore Honda darà man forte, quest’anno Max Verstappen potrà davvero concorrere a pieno titolo per la vittoria finale, mentre Alexander Albon si toglierà sicuramente soddisfazioni.

LA W11. la monoposto della Mercedes sembra davvero impeccabile. Eccezionale sul dritto e sul lento, efficace nelle simulazioni di passo gara e, come sempre, incredibile a livello di consumo gomme. Lewis Hamilton e Valtteri Bottas sono pronti ad una nuova annata da dominatori?

RACING POINT: la monoposto tinta di rosa, tremendamente simile alla W10 Mercedes 2019 è stata, senza alcun dubbio, la sorpresa di questi sei giorni di test con una andatura spedita sotto ogni punto di vista. Si confermerà già a Melbourne?

MCLAREN: la scuderia che, forse più di tutti, se n’è infischiata del cronometro. Lando Norris e Carlos Sainz hanno messo in cascina migliaia di chilometri con ottimi riscontri a livello di solidità, e non è certo un aspetto di poco conto.

I RIMANDATI

FERRARI: la scuderia di Maranello ha alternato buone cose a giornate difficili da leggere. La sensazione generale è che la SF1000 sia stata nascosta a dovere, ma la perfezione è sicuramente lontana. Vedremo qualcosa di più chiaro nelle prime uscite stagionali.

LA POWER UNIT MERCEDES: cinque rotture in sei giorni non sono certo un buon viatico per il motore di Stoccarda. La situazione preoccupa, e non poco, Mercedes, Racing Point e Williams e la possibilità di un GP di Australia “depotenziato” non è affatto da escludere.

HAAS: se il 2019 ha visto il team americano compiere un buco nell’acqua clamoroso, il 2020 inizia sotto pessimi auspici. La possibilità di essere la pecora nera del gruppo è davvero all’orizzonte.

ALFA ROMEO: assieme a Williams e Haas, al momento, le peggiori del lotto. Kimi Raikkonen e Antonio Giovinazzi dovranno davvero tirare fuori il classico coniglio dal cilindro con una monoposto che, rispetto a 12 mesi fa, prende il via del campionato davvero sottotono.

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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Foto: Lapresse

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