Formula 1
F1, risultati Test 2020: dominio Mercedes, Ferrari lontana, 13° Vettel. Binotto è preoccupato
Cala il sipario sulla prima finestra dei test pre-stagionali F1 sul circuito del Montmelò (Spagna) 2020. Anche oggi abbiamo vissuto otto ore di lavoro importanti che ci hanno regalato spunti interessanti. In primo luogo la Mercedes ha voluto ribadire ancora una volta di essere di un’altra categoria al momento, piazzando le due vetture in vetta alla classifica in maniera netta e decisa, mentre la Ferrari chiude un altro giorno con pochi guizzi e sorrisi, con Sebastian Vettel che nel corso della mattinata ha dovuto lasciare la sua SF1000 lungo il tracciato con il motore che aveva deciso di abbandonarlo. Un campanello d’allarme non da poco per la scuderia di Maranello che, dall’altra parte, vede le Frecce d’argento ad un livello preoccupante per tutti gli avversari.
Il giro più veloce di questo venerdì, per esempio, è impressionante. Valtteri Bottas in chiusura della sessione del mattino ha stampato un eccezionale 1:15.732 con il compound C5 (la gomma più soft a disposizione) andando già a ritoccare l’1:16.221 con il quale Sebastian Vettel aveva chiuso al comando i test del 2019. Un salto in avanti clamoroso per una W11 che appare una monoposto perfetta, con il famigerato DAS che va ulteriormente a migliorare una situazione che, sostanzialmente, non vede nei. Alle sue spalle, come detto, il compagno di scuderia Lewis Hamilton. Il sei volte campione del mondo nel pomeriggio ha provato a pareggiare il limite del finlandese, ma non è andato oltre l’1:16.516 rimanendo quindi a 784 millesimi di distacco. Prima e dopo per l’inglese tantissimi giri su ritmi invidiabili e un passo gara davvero eccellente.
Dietro le imprendibili Mercedes spicca Esteban Ocon (Renault). Il francese ha concluso la sua tre-giorni con il crono di 1:17.102 con gomma C4 soft, davanti al canadese Lance Stroll (Racing Point) in 1:17.338 con gomma soft e una vettura che continua a suscitare grosse polemiche perchè considerata la copia perfetta della W10 Mercedes del 2019. Quinta posizione a 1.695 per Daniil Kvyat (Alpha Tauri). Il russo, che ha girato nel corso della mattinata catalana, ha concluso con un 1:17.427 con gomma soft, precedendo il nostro Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo) che, dopo una mole notevole di tornate (152) ha fatto segnare un 1:17.469 con gomma soft, mentre è settimo Daniel Ricciardo (Renault) che in chiusura di turno è salito fino all’1:17.574 a 1.842 dalla vetta.
Dall’ottavo all’undicesimo posto della classifica troviamo quattro piloti che oggi non hanno minimamente pensato al cronometro, preferendo i long run e le prestazioni con le gomme hard. Apre questo elenco Max Verstappen (Red Bull). L’olandese ha concluso la sua giornata in 1:17.636 con una costanza di rendimento davvero interessante grazie ad una RB16 che ha approcciato alla nuova annata in ottime condizioni. Alle sue spalle il compagno di scuderia Alexander Albon. Il thailandese chiude in 1:18.154 lavorando duramente sulle simulazioni di passo gara. Decima posizione, quindi, per Pierre Gasly (Alpha Tauri). Il francese si ferma a 1:18.213, mentre è undicesimo lo spagnolo Carlos Sainz (McLaren) in 1;18.274. A pochi millesimi, con il tempo di 1:18.380 con gomme medie, troviamo il francese Romain Grosjean (Haas).
E la Ferrari…? I problemi alla Power Unit di Sebastian Vettel hanno costretto la SF1000 per oltre due ore ai box, con un tempo limite di 1:18.384 con gomme medie. Giornata ancora una volta complicata per la scuderia emiliana, con il tedesco che nel pomeriggio ha badato al sodo provando a macinare il maggior numero di giri e chilometri possibili per provare a rimettere in carreggiata una monoposto che non sta certo impressionando in questo avvio di stagione. Il team non vuole ancora far partire il segnale di allarme ma, inutile girarci attorno, da questi primi tre giorni si attendeva molto di più.
Chiudono la classifica con tempi interlocutori il britannico Lando Norris (McLaren) quattordicesimo in 1:18.454 con gomme medie, quindicesimo il canadese Nicholas Latifi (Williams) in 1:19.004 con gomme medie, infine è sedicesimo il danese Kevin Magnussen (Haas) in 1:19.708 con le hard e un fuoripista che l’ha estromesso dalla sessione.
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alessandro.passanti@oasport.it
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