Formula 1

F1, Ross Brawn: “GP Cina? Credo sia possibile il rinvio a causa del Coronavirus. Situazione molto difficile”

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Tra le tante voci che si levano relativamente alla possibile disputa o meno del GP di Cina, a Shanghai, nel prossimo aprile, c’è quella di Ross Brawn, oggi direttore generale e responsabile sportivo della F1. Parlando alla Gazzetta dello Sport in relazione all’emergenza creata dal Coronavirus, Brawn si è detto particolarmente pessimista sulla disputa nel quarto mese dell’anno, ma ottimista sul rinvio.

Queste le parole rilasciate dall’ex mente di tanti successi della Ferrari alla Gazzetta dello Sport, nella persona di Mario Salvini: “La situazione per il GP di Shanghai con l’emergenza Coronavirus è molto difficile. Attendiamo notizie dagli organizzatori locali per prendere una decisione definitiva. Tutti gli eventi pubblici e sportivi di marzo sono stati cancellati, e noi siamo a metà aprile. Non vogliamo mettere a rischio nessuno, a cominciare da quelli che devono andare là per primi a preparare. Il limite è tra una settimana, massimo due. Credo ci sia la possibilità che non si faccia ad aprile e che venga magari posticipato più in là nella stagione“.

Nell’intervista si è parlato anche di molti altri argomenti, come le differenze Hamilton-Schumacher: “Ere differenti, auto differenti. Hanno personalità molto diverse. Michael era più attento ai dettagli. Lo era per forza di cose: Lewis non ne ha bisogno, adesso gli ingegneri sanno già tutti e i piloti non hanno bisogno di dire granché“.

Sulla F1 attuale: “I risultati sono il riflesso della differenza di budget tra le prime tre squadre e le altre. Un delta che negli anni è aumentato in modo drammatico. Quindi dobbiamo cambiare e dobbiamo pensare soprattutto a come cambiare“.

Sulle regole del 2021: “L’esigenza della sostenibilità non si  può ignorare. Sostenibilità economica e ambientale, cui dobbiamo tendere attraverso la tecnologia e attraverso la logistica: stiamo pensando a incrementare gli spostamenti del materiale via treno, dove possibile. E magari a rinunciare ai motorhome, così come facciamo già fuori dall’Europa“.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: LaPresse

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