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F1, Sebastian Vettel: “Il DAS della Mercedes sembra la cloche di un aereo. Immaginate di correre con le infradito…”

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Sebastian Vettel ha fatto il suo debutto stagionale al volante della Ferrari in occasione della seconda giornata di Test F1 a Barcellona. Il tedesco non si è concentrato sul giro secco ma ha proseguito il lavoro iniziato da Charles Leclerc per cercare la giusta messa a punto sulla Rossa e per portare lentamente la vettura verso il suo massimale giocando un po’ a nascondino.

Il quattro volte Campione del Mondo si è soffermato sul discusso volante mobile portato in pista dalla Mercedes:Ho visto le immagini oggi durante la pausa pranzo e siamo stati fortunati a vederle grazie agli on-board che ci sono in questi test. Chiariamo: se la Mercedes lo sta utilizzando vuol dire che è stato ritenuto legale. Da pilota posso immaginare che non sia così semplice da usare, perché il volante va adoperato in un modo nuovo, e credo che almeno inizialmente si possa avere la sensazione che si sfili, non credo che per il pilota sia meglio tenere le mani sul volante come sempre. La immagino come una sensazione innaturale, sembra quasi la cloche di un aereo invece che un volante di una macchina! Immaginate di uscire di casa per andare a correre e di colpo vi ritrovate con delle infradito ai piedi… è un po’ questa l’immagine che realizzo se penso a all’utilizzo di quel sistema. È comunque un’innovazione, e tutti gli avversari devono tenerla in considerazione. Ma credo anche che non basti per vincere le gare”.

Il teutonico si è soffermato anche sulla sicurezza del DAS: “Come ho detto mi sembra un dispositivo strano, ma se vai più veloce allora lo vuoi. Dieci o dodici anni fa avevamo il sistema F-Duct e giravamo su tutte le piste tenendo il volante con una mano sola. Il pilota fa quello che serve per andare più veloce, sta alla FIA prendersi cura della sicurezza e fare in modo che i piloti guidino con le mani sul volante”.

Sebastian Vettel ha poi espresso il suo primo giudizio sulla Ferrari: “Confermo il feeling di un maggiore carico aerodinamico rispetto alla vettura dello scorso anno. Dopo alcuni giri certe reazioni sono emerse abbastanza chiaramente in certi punti della pista, ma abbiamo ancora molto lavoro da fare. Ci attende un lavoro molto importante, ovvero capire come la monoposto reagisce ai cambiamenti di assetto e piano piano familiarizzare con tanti aspetti”.

 

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stefano.villa@oasport.it

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Foto: Lapresse

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