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F1, Test 2020: risultati mattina (20/2). Problemi di affidabilità per la Ferrari, la Mercedes prova il volante mobile

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Si è appena conclusa la sessione mattutina della seconda giornata dei test pre-stagionali riservati alla Formula Uno del Montmelò (Spagna). Sul tracciato catalano abbiamo vissuto quattro ore di lavoro intenso con diversi spunti quanto mai interessanti. I due giorni di sessioni in meno rispetto alle passate stagioni impongono a team e piloti di forzare i tempi, per cui solamente in pochi rimangono con le mani in mano e tutti, sostanzialmente, si sono fatti trovare nelle giuste condizioni all’appuntamento. Tra questi, sicuramente, non si può che annoverare il messicano Sergio Perez (Racing Point) che dopo 48 giri porta la sua vettura tinta di rosa (e molto simile alla W10 Mercedes del 2019) in prima posizione con il tempo di 1:17.347 ottenuto con gomme medie.

Seconda posizione per l’australiano Daniel Ricciardo (Renault) in 1:17.749 a sua volta con gomme medie. Buona mattinata per l’ex Red Bull, con una RS20 che sembra decisamente più competitiva rispetto alla edizione precedente. Terzo crono per il thailandese Alexander Albon (Red Bull) in 1:18.155 ma ottenuto con gomma hard. La vettura di Milton Keynes ha macinato altri chilometri importanti con sensazioni positive e la conferma che rispetto alle scorse annate la vettura sarà pronta sin dall’avvio del campionato.

Quarto tempo per il francese Pierre Gasly (Alpha Tauri) in 1:18.165 a sua volta centrato con gomme medie dopo 74 giri, mentre è quinto il britannico George Russell (Williams) in 1:18.266 (medie). Si colloca in sesta posizione, invece, Charles Leclerc. Mattinata con qualche stop di troppo per il monegasco che non ha collezionato un numero corposo di giri (50) ma ha concluso in 1:18.335 a sua volta con le gomme medie. Il classe 1997 ha dovuto vivere a singhiozzo la sua mattinata vedendo la sua SF1000 scoperchiata a livello di cofano motore con qualche problema (sembra) a livello di Power Unit.

Si ferma in settima posizione il grande protagonista di questa mattinata, Lewis Hamilton (Mercedes). Il suo crono di 1:18.387 ottenuto con le hard è sicuramente interessante, ma mai quanto quello che si è visto per mezzo di diversi camera-car. La sua W11 (oltre ad apparire già perfetta sotto tutti i punti di vista) ha in dotazione un sistema davvero clamoroso. Dopo che sul volante appare la dicitura “Marker”, infatti, il volante della Freccia d’argento si sposta in avanti in frenata, per tornare alla sede naturale in accelerazione. Cosa succede in quel frangente? Le gomme anteriori subiscono una modifica all’angolo di convergenza per migliorare l’ingresso in curva e, soprattutto, ridurre l’effetto “Drag” in rettilineo. La curiosità è stata subito enorme, ma questo stratagemma, che potrebbe andare a colpire un cosiddetto punto “grigio” del regolamento, rischia davvero di fare la differenza in ottica stagionale. A lato di queste considerazioni il campione del mondo ha completato una mole notevole di tornate (106), dimostrando di avere una gestione degli pneumatici ormai a livelli fantascientifici. Ottavo tempo, quindi, per il francese Romain Grosjean (Haas) in 1;18.496 con gomme medie, nono per Kimi Raikkonen (Alfa Romeo) in 1:18.525 con gomme medie, mentre è decimo il britannico Lando Norris (McLaren) in 1:18.537 (hard) dopo una sessione con pochi giri all’attivo e parecchio tempo perso ai box.

Si tornerà in pista, quindi, alle ore 14.00 per le ultime quattro ore di questa seconda giornata che, per quanto visto in casa Mercedes, potrebbe già risultare decisiva pensando alla stagione nel suo complesso.

VIDEO: IL NUOVO VOLANTE MOBILE DELLA MERCEDES SULLA MONOPOSTO DI HAMILTON. ECCO COME FUNZIONA

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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