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F1, Test Barcellona 2020: analisi quinta giornata. La Ferrari graffia, la Mercedes si ferma, la Red Bull procede, la Racing Point stupisce

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La penultima giornata dei test F1 del Montmelò (Spagna) si è chiusa con una nuova sessione nella quale le difficoltà di lettura non sono certo mancate. Rispetto agli altri turni questo Day-5 ha visto davvero situazioni particolari ma, soprattutto, il primo graffio della Ferrari, con Sebastian Vettel (impegnato sia al mattino, sia al pomeriggio) che ha concluso davanti a tutti, con il miglior tempo.

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Finalmente, dunque, abbiamo visto qualcosa da parte della SF1000. La nuova monoposto con il Cavallino Rampante ha dimostrato di poter essere veloce e costante. Il tedesco, infatti, ha concluso la bellezza di 145 tornate, dopo gli scricchiolii della scorsa settimana, per un totale di 676 chilometri, per cui oltre due Gran Premi di Spagna. La prestazione di riferimento parla di 1:16.841 ottenuto in conclusione del turno mattutino, grazie anche alle gomme C5, le più morbide a disposizione. La scuderia di Maranello oggi ha variato in maniera interessante il proprio lavoro. Dopo una prima serie di giri con le gomme intermedie (la pioggia caduta nel corso della notte aveva reso viscido l’asfalto per le prime due ore di sessione) infatti, il quattro volte campione del mondo ha girato con tutte le mescole a disposizione e nel pomeriggio ha simulato una gara. Dopo un primo stint non trascendentale, nella seconda parte (e quindi con un carico di benzina minore) ha migliorato, e non poco, il proprio ritmo, dimostrando che la SF1000 ha nel taschino qualcosa di interessante. Domani concluderà i lavori Charles Leclerc, per una ulteriore conferma di quanto visto oggi.

Dopo quattro giornate assolutamente stellari, invece, è arrivato il primo piccolo campanello d’allarme in casa Mercedes. Nel corso della mattinata Valtteri Bottas non era andato oltre il crono di 1:17.985 con gomme medie, mentre nel pomeriggio è sceso in pista Lewis Hamilton. Il campione del mondo, pronto per svolgere la solita importante mole di lavoro, si è invece fermato dopo sole 14 tornate. La sua W11, infatti, ha avuto un problema tecnico legato alla pressione dell’olio nel motore Mercedes, fermandosi all’1:22.425 a 5.584. Una sessione assolutamente incompleta per il team di Brackley che, come detto, ha visto il primo intoppo dopo una serie di prove nelle quali la vettura argentata appariva di un altro pianeta. Per i motorizzati Mercedes, invece, arrivano segnali preoccupanti. In queste giornate di lavoro in terra catalana, infatti, sono ben cinque le Power Unit di Stoccarda che hanno riscontrato problemi. Un anno fa andò arrosto il propulsore di Valtteri Bottas, salvo poi non riscontrare più alcun problema nella 21 gare.

Tra chi monta un motore Mercedes prosegue l’ottimo avvicinamento alla stagione della Racing Point. La monoposto RP20, da molti accusata di essere la copia identica della W10 Mercedes della scorsa annata, continua a impressionare e oggi Lance Stroll si è piazzato in terza posizione in 1:17.118 a 277 millesimi con gomme medie. Se, come pare, anche le prestazioni sono simili a quelle della W10, la vettura tinta di rosa potrebbe essere davvero la sorpresa di questa annata. A livello di Power Unit non mancherà la curiosità sulle prestazioni dell’esemplare della Honda. Fino a questo momento il propulsore nipponico si sta confermando come nel finale del Mondiale 2019.

Pierre Gasly con l’Alpha Tauri ha centrato il secondo crono odierno in 1:17.066 a 225 millesimi da Vettel, con gomme soft C5, mentre la Red Bull prosegue nel trend della solidità. Max Verstappen ha segnato 1:17.738 a 897 millesimi con gomme hard, mentre Alexander Albon ha fissato il suo limite a 1:18.393 a 1.552 anch’esso con gomme hard. La RB16, zitta zitta, prosegue nel suo avvicinamento al campionato con velocità, costanza e ottimo comportamento con le gomme. La monoposto di Milton Keynes sembra davvero pronta a dire la sua sin dall’avvio della stagione di Melbourne, con il Gran Premio d’Australia del 15 marzo, ed i chilometri messi in cascina lo confermano. Unico neo di oggi il testa-coda in curva 5 dell’olandese che lo ha privato di minuti preziosi di lavoro.

Domani, quindi, team e piloti saranno in scena per le ultime otto ore dei test catalani. Dopodichè tutto andrà impacchettato e preparato per la prima trasferta ufficiale “Down under”. Il Mondiale di Formula Uno 2020 è sempre più vicino e anche le monoposto in griglia si annunciano quanto mai a distanze ridotte. La nuova annata si annuncia più equilibrata delle precedenti. Mercedes, Red Bull e Ferrari saranno ancora il punto di riferimento, com’è ovvio, ma le inseguitrici potrebbero togliersi qualche soddisfazione in più nel corso dei prossimi mesi. Al momento tutti stanno provando a non scoprire le proprie carte, e siamo sicuri che diversi team ci siano riusciti. Tutto questo renderà ancor più avvincente l’esordio di Melbourne per un campionato quanto mai intenso e vibrante. 

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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Foto: Lapresse

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