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F1, Test 2020: analisi seconda giornata. La Mercedes cala il jolly del DAS e chiude il Mondiale ancor prima della partenza?

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Non ce ne voglia Kimi Raikkonen, autore della miglior prestazione odierna dei test di F1 a Barcellona (Spagna) a bordo dell’Alfa Romeo Racing, ma a tenere banco è altro. Il sistema DAS (Dual Axis Steering) introdotto dalla Mercedes, che dà modo di disporre di una nuova dimensione di sterzata per il pilota, è un po’ il tema del giorno. Il movimento avanti e dietro del volante della W11 è stato oggetto di studio ed è stato dichiarato regolare, a quanto pare, dalla FIA.

Un espediente che consente, infatti, di modificare l’angolo di convergenza per favorire l’ingresso in curva della vettura oltre a dare benefici in termini di velocità di punta grazie alla riduzione del drag che si ottiene con una configurazione più chiusa delle ruote anteriori. A ciò va aggiunta anche una gestione delle gomme più efficiente: il consumo delle stesse ne risulterebbe minimizzato. Una “genialata” che già da queste prove è abbastanza evidente dalle 183 tornate messe insieme da Lewis Hamilton e da Valtteri Bottas senza apparenti problemi. Poco importante il nono e il tredicesimo posto del britannico e del finnico, che si sono concentrati esclusivamente sulla simulazione del passo gara.

In questo contesto, Red Bull e Ferrari sono decisamente preoccupate: Alexander Albon ha totalizzato 130 tornate, fermandosi a 0″821 da Raikkonen, senza però particolari acuti. La sensazione che il team di Milton Keynes possa ambire a vette importanti solo con l’olandese Max Verstappen appare evidente. In Ferrari lo stato di tensione è alto: il monegasco Charles Leclerc è stato rallentato da un problema tecnico (probabilmente alla power unit), con soli 49 giri coperti, chiudendo in ottava posizione, mentre il tedesco Sebastian Vettel ne ha messi in fila 72. Un totale di 121 giri per la Rossa che però ancora una volta è nell’ombra, ma ha fatto sapere che la legalità del sistema Mercedes è tutta da dimostrare. L’amministratore delegato Louis Camilleri ha comunicato che la Scuderia Ferrari non considera conforme al regolamento il Dual Axis Steering e questo è stato confermato anche da chi è a Barcellona. Si preannuncia una battaglia anche in tribunale? Lo scopriremo presto.

Gli altri spunti convergono sulla Racing Point, vista la grande “somiglianza” con la W10 Mercedes dell’anno passato. Il telaio e anche altri particolari della nuova monoposto del team di Lawrence Stroll sono praticamente identici al progetto 2019 delle Frecce d’Argento. Non è un mistero che la squadra inglese abbia fatto uso della stessa galleria del vento della scuderia di Brackley e ciò ha portato a seguire una filosofia costruttiva molto simile. Il secondo posto odierno di Sergio Perez (+0″256) con 145 giri all’attivo dà un quadro abbastanza confortante per la macchina rosa. Avremo quindi 4 Mercedes e non 2?

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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