Formula 1
F1, Test Barcellona 2020: Mercedes, campanello d’allarme power-unit. Diversi guasti per Frecce d’Argento e clienti
Le prime quattro giornate dei test pre-stagionali riservati alla Formula Uno del Montmelò (Spagna) hanno avuto una sceneggiatura chiara e semplice: la Mercedes procedeva in maniera impeccabile, dando una dimostrazione di forza clamorosa. La W11, infatti, appariva, e appare tuttora, sia ben chiaro, una vettura che rasenta la perfezione. Veloce nelle curve lente, migliore rispetto alla W10 sul dritto, quindi impressionante a livello di passo gara e consumo delle gomme. In poche parole Lewis Hamilton e Valtteri Bottas sono pronti a dare il via al loro Mondiale 2020 di Formula Uno con un vero e proprio gioiello tra le mani. Una monoposto che è andata a correggere i (pochissimi) difetti di quella che ha preso parte al campionato 2019 e che ha messo anche in mostra il sistema DAS che, senza mezzi termini, ha lasciato tutti i rivali a bocca aperta. Tutto rose e fiori, dunque, in quel di Brackley? Sembrava così fino ad oggi, ma la quinta giornata dei test sulla pista posizionata vicino a Barcellona, ha fatto sollevare quantomeno un sopracciglio a Toto Wolff.
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Il team principal del team anglo-tedesco, infatti, dopo ore e ore di serafica tranquillità, ha ricevuto il primo scossone della sua pre-stagione. Nel corso del quattordicesimo giro del suo pomeriggio Lewis Hamilton ha dovuto parcheggiare la monoposto a bordo pista. Dopo migliaia di chilometri nei quali la W11 sembrava volare su due binari con un passo impossibile per tutti gli altri, è arrivato uno stop non di poco conto. La Freccia d’argento con il numero 44 ha appiedato il sei volte campione del mondo con un problema di pressione dell’olio inerente la Power Unit Mercedes. Un piccolo neo nel quadro perfetto di questo primo antipasto di stagione? Forse, ma guardando più nel complesso la situazione assume un valore differente.
Per quale motivo? Se la Mercedes non aveva avuto alcun balbettio sino ad oggi, le altre scuderie motorizzate con la Power Unit di Stoccarda hanno avuto ben altro andamento. Tra Williams e Racing Point, infatti, sono altri quattro i propulsori che hanno marcato visita nel corso dei test. Un poker di problemi che, ovviamente, non ha certo fatto piacere alla casa madre di Stoccarda. Molto spesso le squadre “satellite” vengono usate per provare sul campo i nuovi motori, ma queste rotture devono fare riflettere. Conoscendo la solidità della Power Unit delle Frecce d’argento, non si tratterà che di una piccola parentesi, ma guai a sottovalutare questi scricchiolii…
Un anno fa, per esempio, toccò a Valtteri Bottas fermarsi per colpa del motore. In quel caso non fu un piccolo guaio, ma il propulsore andò completamente arrosto. Da quel momento, tuttavia, le W10 hanno avuto a disposizione un prodotto impeccabile che non ha mai dato segni di cedimento, con il consueto connubio tra potenza e resistenza. Sarà così anche quest’anno? Conoscendo la forza della Mercedes la risposta sarà probabilmente “sì”, ma bisogna prendere ogni segnale con le pinze. Dall’altra parte, invece, i rivali incrociano le dita. Nel colosso anglo-tedesco, così perfetto e inscalfibile all’apparenza, si è manifestata una prima, piccola, crepa. Per Red Bull e Ferrari si può parlare di un segnale di una rivale “umana” dopo giorni di dominio assoluto. Una flebile speranza? Forse, ma quando saltano motori a ripetizione, non è certo come forare una gomma… ed a Stoccarda sono i primi a saperlo.
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alessandro.passanti@oasport.it
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Foto: Lapresse