Formula 1

F1, Test deficitari per la Ferrari. Rossa indietro, l’ammissione di Binotto. Cosa non funziona

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I test pre-stagionali di Barcellona si sono conclusi per la Formula 1 e le indicazioni in casa Ferrari non sembrano così promettenti, specialmente a confronto con quanto emerso nelle prove invernali della passata stagione. La scuderia di Maranello si è presentata al Montmelò con una SF1000 dalle caratteristiche tecniche diametralmente opposte rispetto alla SF90, dunque con un maggiore carico aerodinamico ma allo stesso tempo con un drag troppo elevato sul dritto.

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Le 48 ore passate in pista, distribuite su sei giornate in due settimane, sono state molto importanti per raccogliere dati preziosi sul comportamento della nuova vettura sull’asfalto in modo da capire la bontà del progetto e le aree critiche in cui bisogna intervenire con lo sviluppo. La Rossa ha lasciato a lungo tutti perplessi specialmente nella prima settimana, evidenziando qualche problema di affidabilità (risolti poi nella seconda parte dei test) ed una performance troppo scadente per essere vera con entrambi i piloti senza effettuare dei time-attack veri e propri.

Nella seconda settimana, come previsto, la Ferrari ha cominciato a spingere maggiormente provando qualche giro secco con gomme morbide, ma i riscontri cronometrici non sono stati minimamente all’altezza rispetto a quanto mostrato da Mercedes. Mattia Binotto, team principal del team emiliano, alla fine dei test ha spento l’entusiasmo dei tifosi del Cavallino con alcune dichiarazioni molto dimesse e preoccupanti in vista dell’esordio stagionale.

Al netto di eventuali bluff (ipotesi da non scartare a prescindere), all’interno della Ferrari c’è la consapevolezza di essere momentaneamente troppo distanti rispetto a Mercedes per potersi giocare il successo già a Melbourne. Per quanto visto sul tracciato del Montmelò, la criticità tecnica principale della SF1000 è legata all’efficienza aerodinamica, punto di forza della scorsa stagione diventato quest’anno vero e proprio tallone d’Achille, come dimostrano le velocità di punta estremamente basse fatte segnare sui rettilinei di Barcellona nel corso delle sei giornate di test.

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erik.nicolaysen@oasport.it

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