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Ginnastica artistica, le Fate illuminano la Serie A: Villa, D’Amato, Carofiglio e Iorio giocano con le rotazioni confermandosi grandi

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Le Fate sono tornate, a quasi quattro mesi dalla storica impresa di Stoccarda quando vinsero il leggendario bronzo a squadre ai Mondiali. L’Italia salì sul podio in lacrime e riportò il tricolore tra le grandi dell’artistica internazionale dopo 69 anni, scrivendo una pagina mitologica della Polvere di Magnesio che rimarrà indelebile. Oggi la prima tappa della Serie A, andata in scena davanti ai 4000 spettatori del Mandela Forum di Firenze (cornice di pubblico davvero di lusso, merito anche delle recenti imprese sportive?), è stata l’occasione per vedere all’opera il quintetto che ci ha regalato emozioni indelebili a ottobre.

Giorgia Villa, Asia D’Amato, Alice D’Amato, Elisa Iorio hanno svestito il body azzurro e hanno indossato quello della Brixia Brescia, le Campionesse d’Italia hanno stravinto la gara ed Enrico Casella ha anche potuto giocare un po’ con le rotazioni: nessuna ragazza ha infatti gareggiato su tutti gli attrezzi. Una scelta tattica che ha permesso anche a Martina Maggio e Veronica Mandriota di ricavarsi un buono spazio e di contribuire attivamente al comodo successo. Le Fate hanno detto la loro, siamo soltanto al 1° febbraio ma la forma è già buona: le due staffilate di Giorgia Villa (15.250 alle parallele, 14.600 alla trave), la bordata di Elisa Iorio sugli staggi (15.000), i doppi avvitamenti al volteggio delle gemelle D’Amato (14.600 per Asia e 14.500 per Alice) sono stati indubbiamente i piatti forti di questo pomeriggio. Durante l’inverno si è lavorato alacremente per migliorarsi e i margini sono ancora notevolmente, ci sarà tanto ancora da ritoccare nei prossimi mesi come dimostrano delle criticità alla trave e al corpo libero ma si sta continuando a crescere e questo fa ben sperare in vista delle Olimpiadi di Tokyo 2020: lontane poco meno di sei mesi ma mai così vicine.

Non bisogna assolutamente dimenticarsi di Desiree Carofiglio che ha tirato fuori una prestazione da urlo col body del Fanfulla 1874 Lodi: al corpo libero era stata decisiva ai Mondiali e oggi ha ottenuto 13.600, alle parallele è ormai un riferimento in Italia (14.300), ha saputo difendersi anche sulla trave (13.750) e l’avvitamento e mezzo al volteggio è una garanzia (14.300). La lombarda ha ormai preso ampiamente confidenza nei propri mezzi ed è entrata in una nuova dimensione, sa che può giocarsi un posto alle Olimpiadi e ce la sta mettendo tutta fin da inizio febbraio. La 19enne è risultata anche la migliore sul giro completo ma appunto va precisato che le quattro Fate di riferimento non si sono cimentate nel concorso generale, operazione invece fatta da una tonica Martina Maggio (riservata a Stoccarda) che appare in grande crescita.

 

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stefano.villa@oasport.it

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Foto: Simone Ferraro/FGI

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