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Ginnastica, Serie A 2020: la Brixia Brescia trionfa ad Ancona, le Fate illuminano a metà. L’Italia entra nel vivo della stagione

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La Brixia Brescia ha vinto la seconda tappa della Serie A1 2020 di ginnastica artistica. Le Campionesse d’Italia hanno dominato la gara come consueta abitudine e hanno trionfato con un totale di 165.850 punti, rifilando così 9.8 lunghezze di distacco alla più immediata inseguitrice. La corazzata della nostra Polvere di Magnesio ha infilato il bis dopo il successo ottenuto tre settimane fa a Firenze, l’imbattibilità dura ormai da sei anni e il sodalizio del Presidente Folco Donati è oggettivamente insuperabile vista l’elevata caratura della rosa a disposizione. Quest’anno la conquista dello scudetto dovrà passare attraverso l’innovativa Final Six ma non ci sono avversarie credibili per la Leonessa che al PalaRossini di Ancona ha sbrigato la pratica con relativa facilità.

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Successo scontato ma la prestazione delle ragazze di Enrico Casella, assente perché impegnato a Melbourne accanto a Vanessa Ferrari in Coppa del Mondo, non è stata delle migliori. Nulla di preoccupante, sia chiaro, ma le Fate non sono parse così brillanti come invece era successo al Mandela Forum il 1° febbraio: le fuoriclasse dell’Italia, capaci di conquistare la medaglia di bronzo nella gara a squadre degli ultimi Mondiali, hanno commesso qualche errore qua e là che va compreso visto il particolare periodo della stagione in cui siamo.

Giorgia Villa ha incominciato con un ottimo 14.700 al volteggio (doppio avvitamento, due decimi di bonus) ma ha poi commesso degli errori alle parallele (13.300, esercizio da 5.5 come nota di partenza e molto al di sotto del massimale del suo D Score), ha stentato anche alla trave (13.250, 5.5) e ha chiuso con un positivo corpo libero (13.550). La bergamasca sarà impegnata tra due settimane in American Cup col body azzurro, a Milwaukee servirà naturalmente ben altro. Asia D’Amato ha stampato un buon dty alla tavola (14.400), ha ben fatto alle parallele (14.200) e si è difesa sui 10 cm (13.650) mentre la gemella Alice ha sbagliato sugli staggi dove è bronzo europeo (13.350) e al volteggio ha ottenuto 14.450. Da elogiare il bellissimo esercizio di Elisa Iorio alle parallele (14.800, 6.1 il D Score, 2 decimi di bonus) ma successivamente l’emiliana ha faticato alla trave (13.000) e al quadrato (12.950). A completare la formazione tricolore sono state Martina Maggio e Veronica Mandriota.

Estremamente positivo il secondo posto della Ginnastica Civitavecchia (156.050) di Chiara Vincenzi (da segnalare il 13.700 alla trave), Giulia Bencini, Giulia Cotroneo e Manila Esposito (13.500 al volteggio). A completare il podio è stata la Ginnastica Salerno (154.500), formazione neopromossa che ha conquistato la sua prima top-3 nella massima categoria grazie alle prestazioni della fuoriclasse russa Tatiana Nabieva (14.100 alle parallele, 14.450 al volteggio), ben supportata da Emily Armi, Giulia Paglia e Giulia Leone. Il Centro Sport Bollate di Giada Grisetti e Micol Minotti, secondo in occasione della prima tappa, si deve accontentare della quarta piazza (151.300) appena davanti a una tonica Juventus Nova Melzo (151.100), alla WSA San Benedetto del Tronto (151.050, da annotare il 13.650 di Maria Vittoria Cocciolo alla trave) e all’Artistica 81 Trieste (151.000).

Applausi a scena aperta per una spettacolare Desiree Carofiglio, anch’ella nella Nazionale capace di mettersi al collo il bronzo iridato. La lombarda ha giganteggiato con un score di altissimo spessore: 14.200 al volteggio, 14.300 alle parallele, 13.650 alla trave, 13.850 al corpo libero e un totale di 56.000 (otto decimi di bonus), risultando la migliore sul giro completo. La sua Fanfulla Lodi 1874 si è fermata all’ottavo posto (149.000) davanti al Corpo Libero Gym Team Padova (148.000) e alla Giglio Montevarchi (147.400) che ha scontato l’assenza di Lara Mori, impegnata in Coppa del Mondo. A seguire una deludente Gal Lissone (146.350), l’undicesimo posto è il peggior piazzamento della storia per il club brianzolo che si è affidato a Elisa Meneghini (13.400, 12.100, 9.500, 12.300) e che non ha potuto beneficiare del fenomeno Angelina Melnikova. Ultima piazza per l’Audace Sport (144.000).

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stefano.villa@oasport.it

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Foto LPS/Filippo Tomasi

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