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Ginnastica, Serie A: le Fate volano tra lampi e qualche errore. Villa, D’Amato, Iorio: il talento dell’Italia si vede sempre

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Fate un po’ meno magiche del solito. Questo è indubbiamente uno dei temi caldi emersi dalla seconda tappa della Serie A 2020 di ginnastica artistica andata in scena oggi pomeriggio al PalaRossini di Ancona. Le ragazze della classe 2003, zoccolo duro dell’Italia capace di conquistare la medaglia di bronzo nella gara a squadre degli ultimi Mondiali, hanno incantato soltanto a tratti durante questo appuntamento che si è disputato a cinque mesi dall’inizio delle Olimpiadi di Tokyo 2020. Le ragazze di Enrico Casella erano reduci dalla positiva prova di Firenze, tre settimane dopo ci sono stati degli errori di troppo e alcuni passaggi a vuoto. Nessun processo e nessun allarmismo, sia chiaro. Siamo soltanto all’inizio della stagione e una giornata un po’ sottotono è ampiamente legittima anche perché le azzurre stanno svolgendo dei determinati allenamenti per essere in forma più in là nel corso della stagione.

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Errori, cadute e sbavature figlie del periodo e del carico di lavoro, passi falsi che non devono generare preoccupazione anche perché il talento delle nostre fuoriclasse è emerso in svariate occasioni. Pensiamo a Giorgia Villa che ha sbagliato alle parallele asimmetriche dopo l’over 15 del Mandela Forum (oggi 13.300) e ha steccato alla trave (13.250) dove ha in dote un esercizio da top player mondiale (5.5 il D Score su entrambi gli attrezzi, note di partenza molto più basse del suo massimale). Guardiamo anche Alice D’Amato, bronzo europeo sugli staggi, che non è riuscita a incantare sull’attrezzo più amato (13.350). Un grande plauso invece a Elisa Iorio per la prova sulle amate parallele (14.800, 6.1 come D Score, due decimi di bonus) e alla continuità di Asia D’Amato (14.500, 14.200, 13.650, -). Le Fate sono così forti che l’appetito vien mangiando e anche una piccola sbavatura fa storcere il naso, dimostrazione lampante di quanto sia elevato il tasso tecnico della nostra compagine.

La Brixia Brescia si gode queste 16-17enni (alcune devono ancora spegnere le candeline) oltre a Martina Maggio che era riserva a Stoccarda mentre Desiree Carofiglio ha indossato il body del Fanfulla Lodi con grandissimo profitto (ne parleremo più approfonditamente).

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stefano.villa@oasport.it

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Foto LPS/Filippo Tomasi

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