Ciclismo
Giro d’Italia 2020, un’edizione povera di stelle? Nibali, Carapaz e Bardet confermati, ma quasi tutti i big saranno al Tour
Mancano meno di tre mesi alla partenza della 103esima edizione del Giro d’Italia, che prenderà il via il 9 maggio da Budapest per poi concludersi, dopo tre intense settimane, in Piazza Duomo a Milano il 31 maggio. Più passano i giorni, più inizia a definirsi la startlist di coloro che faranno parte del folto gruppo della Corsa Rosa, anche se oramai le stelle del ciclismo internazionale hanno già pianificato la stagione scegliendo su quale grande gara a tappe puntare; quindi, in primis, sul Giro o sul Tour. E purtroppo per noi, eccezion fatta del beniamino di casa Vincenzo Nibali, il parterre dei big che tenteranno la ricorsa verso la vittoria, gioca tutto a favore del Tour de France; complice il percorso, la scarsezza di cronometro in terra transalpina, e la vicinanza alle Olimpiadi di Tokyo.
Comunque sia, come già detto, Vincenzo Nibali è il nome più atteso da ormai diversi mesi, nonché il favorito numero uno per la vittoria finale, anzi, per la tanto ambita tripletta. Il messinese andrà a caccia della maglia rosa con nuovi stimoli e nuovi compagni, quelli della Trek-Segafredo. Il percorso sembra essere adatto alle sue caratteristiche; e avrà affianco un giovane promettente, forse suo erede, Giulio Ciccone, che risulterà fondamentale nelle tappe più ostiche. Vincenzo avrà contro di sé l’ecuadoriano Richard Carapaz, vincitore a sorpresa del Giro 2019 e pronto per dare la caccia al bis assieme alla corazzata del Team Ineos. Il terzo pretendente, ma forse il meno favorito, è il francese Romain Bardet (AG2R La Mondiale), che per la prima volta ha deciso di rinunciare al Tour de France dopo esser già salito sul podio. Avrà contro di lui le tre cronometro che potrebbero fargli perdere del tempo prezioso.
Ci sarà anche il britannico Simon Yates. Il capitano della Mitchelton-Scott, vincitore della Vuelta a España 2018, punterà a riscattare le delusioni di un 2019 lontano dalle aspettative generali. Ci saranno anche due azzurri come il giovane campione italiano Davide Formolo (UAE Team Emirates), e il veterano Domenico Pozzovivo (NTT Pro Cycling), che daranno il massimo per tenere alto il valore azzurro. Infine non mancheranno il danese Jakob Fuglsang (Astana) e il russo Ilnur Zakarin (CCC), due nomi papabili per una top ten più che certa.
Al contempo però, i forfait sono veramente tanti, visto che molte stelle punteranno tutto sul Tour de France. Inizialmente si era ipotizzata la partecipazione al Giro del colombiano Egan Bernal, così tanto legato al nostro Paese, e invece, il giovane vincitore della Grande Boucle del 2019, punterà alla doppietta capitanando il Team Ineos. Con lui ci sarà il quattro volte trionfatore del Tour Chris Froome, che però non sembra essere più quello di prima dopo il brutto incidente che gli ha rovinato la scorsa stagione. Ma ci sarà anche Geraint Thomas, che di certo non starà lì a guardare nuovamente Egan Bernal come ha fatto nel 2019. La Jumbo-Visma schiererà una coppia in grado di contrastare la corazzata Ineos, e formata da Primoz Roglic e Tom Dumoulin. Hanno scelto la Grande Boucle anche i più deboli a cronometro rispetto ai già citati, ossia il colombiano Nairo Quintana (Arkea Samsic), il francese Thibaut Pinot (Groupama-FDJ), lo spagnolo Mikel Landa (Bahrain-McLaren), e la coppia della UAE-Team Emirates formata dal sardo Fabio Aru e lo sloveno Tadej Pogacar.
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lisa.guadagnini@oasport.it
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Foto: Lapresse